Sam Smith, la voce ritrovata: To Be Free è una carezza libera e necessaria
Musica Photo courtesy ufficio stampaDopo cinque anni di silenzio discografico, Sam Smith torna con un brano acustico e intimo che parla di pace, libertà e radici. Registrato in presa diretta e accompagnato da un video corale girato a Brooklyn, il singolo è l’inizio di una nuova era per l’artista più vulnerabile e coraggioso del pop contemporaneo
Non è un singolo da classifica, e forse non vuole esserlo. Ma è la canzone più vera che Sam Smith abbia pubblicato da anni a questa parte. Si intitola To Be Free ed è uscita il 24 luglio 2025: una ballata acustica, fragile e spirituale, registrata in un solo take, senza editing, solo voce e chitarra.
È un ritorno musicale ma soprattutto esistenziale. Sam la scrisse cinque anni fa, durante le session di Gloria, il suo album del 2023, ma la mise da parte. “Non c’entrava con il resto. Era troppo intima. L’ho tenuta come una sorella, un’amica da ascoltare nei momenti di pace o solitudine. Ora è il momento di lasciarla andare.”
Il senso di un fiume
La metafora che regge il brano è quella del fiume, un’immagine che accompagna Sam fin dall’infanzia: il fiume a Cambridgeshire dove è cresciuto, il Tamigi a Londra, oggi l’Hudson a New York. L’acqua è flusso, cambiamento, libertà. “Ho pensato che fosse interessante immaginare la mia musica come un fiume. Non si ferma. Non si giustifica. Scorre”. To Be Free è stata registrata in presa diretta, voce e chitarra insieme, in un’unica sessione con Simon Aldred, co-autore e produttore del brano. Una scelta che privilegia la sincerità sopra tutto. Nessun filtro, solo l’intenzione e il fiato. Il brano è accompagnato da un coro vivo e struggente: il TwoCity Chorus, collettivo vocale di New York e Philadelphia, curato da Brandon Pain con la collaborazione di Ant Clemons. Il risultato è una composizione nuda ma spirituale, che ricorda il gospel, il folk e le confessioni più sincere del soul britannico.
Una canzone, dodici serate a Brooklyn
Per presentare la canzone, Sam Smith ha annunciato una residency molto speciale: “To Be Free: New York City”, 12 date al Warsaw di Brooklyn, dall’8 al 31 ottobre. Un’occasione unica per vedere Sam in un contesto raccolto, quasi liturgico. I biglietti saranno disponibili in pre-sale dal 29 luglio e in vendita generale dal 1° agosto.
Il videoclip ufficiale è stato girato proprio al Warsaw, ed è già stato rilasciato: una performance collettiva con i TwoCity Chorus e la direzione artistica del collettivo francese (LA)HORDE, che aveva già collaborato con Sam su Unholy. La regia, fatta di inquadrature lente e corpi in ascolto, accentua la dimensione spirituale del brano. Sul piano estetico, Sam torna al classicismo con abiti custom Vivienne Westwood disegnati da Andreas Kronthaler, in pieno dialogo con l’anima senza tempo della canzone. To Be Free non è solo il ritorno musicale di Sam Smith. È una dichiarazione di libertà interiore, scritta cinque anni fa ma che oggi trova finalmente il suo spazio. Un brano che parla piano, ma resta dentro. Come un fiume che scorre, anche quando non fa rumore.