Federica Infante, l'album Caffé: "Nuoto consapevole nelle mie incertezze"
Musica
L'artista piacentina torna, dopo una lunga assenza, con un progetto che, come lei stessa dice, "spero aiuti ad avere meno lividi e a trovare più brividi". L'INTERVISTA
Un viaggio che parte da molto lontano quello di Federica Infante l'artista. Un percorso non facile, che ha avuto accelerazioni e frenate, assenze e bulimie artistiche. Ma la forza di questa artista piacentina è che ha sempre nuotato nel mare magnum dell'arte musicale. Ora è tornata con un Ep che si intitolà Caffè e che va ben oltre il valore musicale: con queste canzoni Federica ha fatto pace con parecchie sfumature di se stessa ma soprattutto si è ripresa quel fronte del palco che merita più di molti altri suoi sopravvalutati colleghi.
Federica una lunga attesa per un Caffè! Come lo hai preparato e quale è la sua speciale miscela?
Si è composto in modo naturale e quasi per caso. Avevo cinque canzoni nel cassetto, nate con melodie e note diverse, le ho unite mantenendo l'eterogeneità e cercando musicisti che mi aiutassero in questo progetto senza troppe pretese, senza obiettivi, ma solo perché pensavo fossero canzoni da condividere per il messaggio che hanno.
In Caffè ci sono lividi sotto i tuoi brividi. Nella vita ci sono brividi seppur con qualche livido?
Nella mia vita ora ci sono più lividi e resto alla disperata ricerca di brividi.
Quando parli di profumo di Moka...è una essenza che trovi eccitante, come la famosa goccia di Chanel numero 5?
In questa canzone assolutamente sì, ma il verso è della coautrice: è un brano che parla della mattina dopo una notte di sesso non impegnato, insomma di puro divertimento.
Essere candela in una stanza buia è cosa buona e giusta oppure è meglio il buio assoluto per proteggersi dalla realtà?
Entrambe le cose. Quando dico che sono candela in una stanza buia sono entrambe le immagini, sia candela che buio. Sono anche una gabbia senza una catena, quando resto da sola imprigionata nelle mie paure.
Chi sono i destinati al tormento eterno? Sembrano usciti da un girone dell'inferno dantesco!
Tutte le persone che sono molto sensibili e che dovrebbero lasciare scritto qualcosa che sia di conforto.
La brezza è salvifica oppure spazza via sul momento ma poi torna a riempire di sospiri i misteri?
Chiedo al cielo... e guardarlo è un sospiro sui propri pensieri. Il cielo qui non è salvifico.
Se potessi riavvolgere un po' di fili della tua storia artistica e umana, il tuo spirito sarebbe senza veli o vestito?
Sta ancora cercando di essere più libero, il mio continuo farmi da scudo ha condizionato la mia giovinezza. Potessi parlare con la Federica di 7 anni le direi di lavorare prima su certe cose e poi di spogliarsi da tutto.
Perché chiedi alla nebbia di non farti tornare? Cosa temi della trasparenza?
Chiedo di non tornare perché è una difficoltà: basterebbe non tornare indietro e procedere sempre e comunque.
Quando ti ritrovi al confine di te ti guardi indietro o cerchi, come fosse un orizzonte, un altro confine?
Trovo il coraggio per andare oltre.
Oggi quando nuoti hai un salva... Federica pieno di se o cominci a galleggiare per le incertezze?
Nuoto consapevole delle mie incertezze.
Che accadrà nelle prossime settimane?
Sto cercando di dare voce all'Ep, è complicato perché è auto prodotto ma penso all'autunno per suonare e mi piacerebbe andare anche al Sud.