Nick Cave a Lucca: dal rito di Mantova alla discesa nell’anima

Musica
Giuditta Avellina

Giuditta Avellina

©Getty

Il 16 luglio Nick Cave ha incantato Mantova con battute inattese, ironia rilassata e canzoni ridotte alla loro essenza. Il 17 luglio, a Lucca, il cantautore prosegue il suo Solo Tour, accompagnato dal bassista dei Radiohead Colin Greenwood: voce, piano e contrabbasso in Piazza Napoleone, ovvero un rito collettivo in cui il silenzio e la tensione emotiva fanno da protagonista.

Nick Cave non ha bisogno di rumore per travolgerti. Gli bastano un pianoforte, una voce spezzata e il silenzio di una piazza pronta a implodere.
Ieri sera a Mantova, e stasera a Lucca, l’artista australiano porta in scena non un concerto, ma un atto di fede laico. Nessuna band, nessun sipario. Solo lui, il contrabbasso discreto di Colin Greenwood (Radiohead) e una platea che assiste a qualcosa di più raro di un’esibizione: una confessione in diretta.

A Mantova, in Piazza Sordello, Nick Cave ha trasformato la prima tappa italiana del Solo Tour in un’esperienza rara: intima, divertita, intensamente umana. Senza i Bad Seeds e senza scenografie imponenti, ha riportato le sue canzoni all’origine, «nella versione in cui le presentai per la prima volta ai Bad Seeds», come ha detto dal palco.

Ha scherzato con un padre e un figlio affacciati a un balcone, ha ironizzato sull’“interminabile” Higgs Boson Blues, ma ha anche lasciato libero il pathos in brani come O Children, I Need You e l’emotivo Papa Won’t Leave You, Henry.
La serata si è chiusa con due omaggi — Avalanche di Leonard Cohen e Cosmic Dancer di T. Rex — e con il pubblico che ha intonato Into My Arms a cappella: un gesto di raccoglimento collettivo, sospeso tra grazia e silenzio.

Oggi a Lucca: un rito ancora più sacro

Piazza Napoleone, con le sue mura storiche e l’acustica naturale, si prepara a diventare il teatro perfetto per il secondo atto del Solo Tour. Qui, Cave confermerà la sua postura da artigiano del silenzio, un’artista che fa del palco uno spazio sacro, dove ogni nota e ogni parola contano. L’assenza di scenografie roboanti rende lo spazio un vuoto da riempire solo con la sua presenza. E tutti, stasera, sapranno che non saranno spettatori, ma parte protagonista di questo rito laico.

 Una scaletta possibile (ed evocativa)

Tra i brani suonati a Mantova e quelli presenti nei concerti europei, ecco una possibile setlist che stasera Lucca potrebbe vivere dal vivo:

  1. Girl in Amber
  2. Higgs Boson Blues
  3. Jesus of the Moon
  4. Cinnamon Horses
  5. Galleon Ship
  6. O Children
  7. I Need You
  8. Long Dark Night
  9. Joy
  10. Papa Won’t Leave You, Henry
  11. Balcony Man
  12. The Mercy Seat
  13. Waiting for You
  14. The Ship Song
  15. The Weeping Song
  16. Skeleton Tree
  17. Jubilee Street
  18. Push the Sky Way
  19. Bis: Avalanche (cover di Leonard Cohen)
  20. More News From Nowhere
  21. Cosmic Dancer (cover dei T.Rex)
  22. Into My Arms

Non solo concerti: i Red Hand Files e il potere della connessione

Chi conosce Nick Cave oggi, lo conosce anche attraverso le sue canzoni. Ma chi lo capisce davvero, lo ha incontrato in uno spazio molto più silenzioso: i Red Hand Files. Dal 2018 risponde, una lettera alla volta, ai suoi fan. Più di 250 risposte a oggi, su oltre 60.000 ricevute. Nessun filtro, nessun ufficio stampa. Solo Cave che si rivolge direttamente a chi gli scrive, parlando di lutto, di fede, di amore, di bellezza, della vita che si sgretola e si ricostruisce.

Dopo aver perso due figli – Arthur nel 2015, Jethro nel 2022 – sono stati i fan a salvarlo. Lui stesso lo ha ammesso: quel dialogo epistolare settimanale gli ha rivelato parti di sé che non sapeva nemmeno esistessero. "È un esercizio spirituale", ha detto. "Mi costringe a dedicare tempo alla parte migliore e più compassionevole di me".

E così, stasera a Lucca, chi sarà sotto il palco non vedrà solo un cantautore. Vedrà un uomo che ha imparato a mettere al centro la fragilità, a trasformare la perdita in presenza, e il dolore in bellezza condivisa. Non è solo musica. È un modo di stare al mondo, e di difenderlo, come ha scritto a un ragazzo:

“Absorb into yourself the world’s full richness and goodness and fun and genius… then watch that world continue to pour itself into you in gratitude.” ("Assorbi in te tutta la ricchezza, la bontà, il divertimento e il genio del mondo… e poi osserva quel mondo continuare a riversarsi in te, colmo di gratitudine.")

Ecco perché, stasera, non si va solo ad ascoltare Nick Cave. Si va a ricordare perché vale ancora la pena sentire e sentirlo.

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