Zuia, l'album Da Qui Se Ne Van Tutti: "Mai fermarsi, bisogna sempre andare avanti"
Musica
Il progetto riflette il suo percorso umano, mettendo in luce sogni, ferite, conquiste e confermando una identità artistica capace di dare voce alle difficoltà vissute trasformandole in musica. INTERVISTA
C'è chi la definisce la nuova voce del pop e dell’R&B italiano. Zuia, all'anagrafe Elisabetta Asuni, ha pubblicato l'Ep Da qui se ne van tutti. Si tratta di un progetto variegato, in cui l'artista sarda esplora con intensità tematiche complesse e profondamente umane: l’amore tossico e quello puro, la violenza e la dipendenza da sostanze. Il progetto si muove tra atmosfere contrastanti, alternando brani più ballabili e luminosi a momenti sonori più lenti, cupi e introspettivi. Le produzioni, curate da Alem K, fondono elementi di R&B e pop con influenze EDM, creando un sound dinamico, emotivo e coerente. Da qui se ne van tutti offre un percorso narrativo che riflette la fragilità, il desiderio, la distruzione e la redenzione, accompagnando l’ascoltatore attraverso alti e bassi emotivi e sonori.
Elisabetta partiamo da Da Qui Se Ne Van Tutti che completa un percorso iniziato nel 2022 con i primi concerti: come hai pensato e costruito questo Ep?
Nel 2022 ho iniziato ad assaggiare live più importanti, poi mi sono trasferita a Milano e col mio gruppo di lavoro siamo partiti con i singoli per poi passare a un progetto più completo, con sound e tematiche varie. Le canzoni le ho scritte inizialmente non per un Ep solo in un secondo tempo ho selezionato quelle per me più rappresentative.
Mi ha incuriosito il titolo, che per altro non ha una canzone eponima nell'album: è una fuga geografica, una fuga dal passato o un salpare dell'anima verso lidi più sereni?
Lo è, è una fuga geografica, vengo da un piccolo paese in provincia di Cagliari dove ho iniziato a studiare pianoforte, violino e canto. Una frase che ho sentito fin dall'infanzia è da qui se ne vanno tutti. Il riferimento può essere triste ma è anche un omaggio a quei luoghi poiché in quell'isolamento geografico è iniziato il mio viaggio artistico.
Chiodi è una canzone di sofferenza ma anche di rivalsa quando dici "ora puoi mirare dritto alle mie tempie ma farà più male a te": è la tua medicina per guarire da un amore diventato tossico?
Diciamo è come funziona il mio cervello quando ricevo troppe delusioni, all'ennesima dico questa frase perché alla fine le conseguenze la paghi. Il testo contiene immagini forti, tra le citazioni c'è il film Ragazze Interrotte.
L'ultimo verso è "posso prendermi tutte le colpe": è questa la tua vittoria umana? Non ho risposte alle tue domande ma so cosa voglio?
Il senso di colpa torna tanto nei miei pezzi anche precedenti a questo Ep. Ti dai colpe, metabolizzi sofferenze per poi andare avanti.
In Male dici che hai fatto tante ca**ate: ce ne è una che non riesci a perdonarti?
Non una in particolare ma devo imparare a buttarmi un po' di più, anche questo Ep è raccogliere le energie per presentarmi in maniera completa. Parlo di tante sfaccettature di me alcune anche complicate da liberare. Bisogna proseguire a prescindere, stare fermi è la cazzata più grande.
Hai smesso di specchiarti solo sui problemi? Oggi quando ti guardi allo specchio ti sorridi oppure ci sono ancora i segni di certi schiaffi?
Dopo l'Ep e il progetto va meglio ma alcuni schiaffi non si dimenticano. Oggi allo specchio mi sorrido di più, è stato molto terapeutico questo progetto, sono fiera di trasformare le mie esperienze in qualcosa di artistico. Sono un po' più fiera di me.
Chi è Alice nel paese delle tue rovine?
Mentre scrivevo era rivolgermi a chi ha commesso violenza ma anche alla ragazza che la ha subita. Ascoltato a posteriori c'è una ambivalenza, do voce sia a chi subisce se ne va, sia a chi commette violenza e viene sconfitto.
"Ma sparirà il ricordo di te dalla testa": che relazione hai con i ricordi? Dimenticare è salvifico oppure è giusto ricordare perché siamo la somma anche dei nostri errori ed esserne consapevoli fortifica?
Il verso viene dal fatto che quando affronti un trauma spesso la testa cerca di difenderti e non ti fa metabolizzare subito ciò che accade. E' il momento in cui il trauma riaffiora: se non lo metabolizzi prima poi torna a chiedere il conto. Il testo non lascia spazio alla speranza. Le esperienze forti in entrambi i sensi vanno elaborate così come le cose importanti vanno ricordate.
E' finita l'epoca in cui dormivi "tra i fantasmi e le briciole"?
Sì, diciamo che accade ogni volta che riesco a mettere in musica i miei sentimenti. Questo è per me un periodo felice
Libertà è prendere "le distanze da quelli che siamo insieme"?
A un passo da Te è affrontare la sofferenza di una persona vicina a noi. Per essere più liberi, per quanto quella sofferenza ci faccia stare male, bisogna porsi in un punto dove prendi le distanze per essere consapevole. Essere distante talvolta permette di essere di maggiore supporto.
In ColMare cantavi "ho fede solo per chi mi vuole fino a invecchiare": è il tuo sogno d'amore?
Assolutamente, sono romantica e li affrontavo un momento di transito, c'era una storia d'amore felice e pensavo a quelle chi mi hanno danneggiato. Era l'inizio della mia relazione attuale.
In chiusura possiamo dire che il filo rosso sul quale cammini oggi non si spezza più?
Sì, al momento è più stabile. Non si è più spezzato.
Che accadrà nelle prossime settimane della tua vita artistica?
Sto lavorando a delle date, poi ci sono canzoni pronte per i prossimi mesi. In autunno farò qualche serata a Milano nei club, in estate porterà la mia musica nella mia Sardegna.