Volevo essere un duro è il "Miglior album in assoluto" e la "Migliore canzone singola" secondo la giuria, scelta dal Club Tenco, formata da esperti, giornalisti e addetti ai lavori: prestigioso riconoscimento che viene assegnato dal 1984 agli album dei cantautori pubblicati nel corso dell'anno
Il 2025 ha vissuto una edizione delle Targhe Tenco particolarmente significativa, confermando ancora una volta il ruolo centrale del premio nell’ambito della canzone d’autore italiana. La giuria – composta da 241 giornalisti e critici musicali – ha assegnato il Premio Album dell’Anno e il Premio Canzone dell’Anno a Lucio Corsi, vittoria che ha fatto parlare di un nuovo profilo del cantautorato. Il riconoscimento arriva dopo anni di attenzione critica crescenti verso le sue sonorità — un mix di cantautorato tradizionale, psicanalisi, folk e persino psichedelia.
Lucio Corsi domina la scena
Con Volevo essere un duro, album e title track, Lucio Corsi si prende il palco principale del Tenco. Voce intima, testi riflessivi e un sound che cita De André ma guarda anche oltre, in territori alternativi e psichedelici. La canzone dell’anno risuona come un dialogo tra passato e presente sentimentale dell’Italia, un’autentica pietra angolare per chi segue la scena cantautorale che evolve.
Donne in primo piano
Oltre a Corsi, arrivato secondo nella scorsa edizione del Festival di Sanremo, sono stati premiati i lavori di altri quattro artisti. Si tratta di Furèsta de La Niña (Migliore album in dialetto); Mi Piace di Anna Castiglia (Migliore album opera prima); Kaleidoscope di Ginevra Di Marco (Migliore album di interprete) e Pagani per Nel mio tempo prodotto da Caroline Pagani (Migliore album a progetto). L'edizione 2025 del Premio Tenco si terrà il 23, 24 e 25 ottobre 2025 presso il Teatro Ariston di Sanremo (Imperia).
La rassegna dedicata alla Canzone d'Autore più prestigiosa e rinomata del nostro Paese, che ha superato nel 2024 il traguardo dei 50 anni, anche in questa edizione premierà uno o più artisti con il "Premio Tenco", assegnato dal direttivo del Club Tenco alla carriera di coloro che hanno apportato un contributo significativo alla canzone d'autore mondiale. Il Club Tenco assegnerà anche il "Premio Tenco all'operatore culturale" e il "Premio Yorum", istituito in collaborazione con Amnesty International Italia dal 2020 per dare visibilità agli artisti che in tutto il mondo, mettendo spesso a repentaglio la loro vita, lottano per i diritti umani e la libertà d'espressione.
Nuove tendenze e cantautorato contemporaneo
I premi riflettono un cambiamento generazionale nel cantautorato italiano. Non più solo chitarra e voce, ma contaminazioni di generi: folk, elettronica, soul, rap persino. Le sonorità di ieri si mescolano con quelle di oggi, senza snaturarsi. Lo dimostra anche Caroline Pagani, che ottiene una menzione per il suo album Nel mio tempo, dove la voce si unisce a arrangiamenti raffinati e testi che parlano a una generazione in cerca di rappresentanza. Si delinea così un trend: artisti giovani (o che si sono reinventati), con radici salde nel passato ma con un orizzonte aperto alla sperimentazione.
Dietro il palco: com’è fatto il premio
Le Targhe Tenco vengono assegnate dal Club Tenco, fondato nel 1974 in memoria di Luigi Tenco. Sono attribuite da una giuria tecnica — giornalisti, critici, operatori — e distinguono album, canzoni, nuove proposte, interpreti. Non ci sono serate pop o eventi televisivi, ma conferenze stampa e riconoscimenti sparsi nei locali di Sanremo.