A Trevinano RI-WIND la poesia delle feste popolari incontra il suono delle bande

Un luogo piccolo ma dal cuore grande. Nel senso che Trevinano ha trovato la giusta armonia per far convivere la musica, e l'arte in generale, con la tradizione e la contemporaneità. Siamo nel cuore dell’Alta Tuscia in una minuscola frazione del Comune di Acquapendente: Trevinano conta appena 120 abitanti eppure questo angolo del viterbese è riuscito in una missione che ha visto fallire realtà demograficamente molto più imponenti. In questo 2025 prende forma un progetto di narrazione e riappropriazione creativa che mette in dialogo tradizione e contemporaneità, linguaggi e persone, generazioni e territori. Sono tre le pietre angolari che reggono questa magia: la musica, l'arte contemporanea e la poesia. Questa alchimia è stata ribattezzata Trevinano RI-WIND. Si tratta di un progetto di rigenerazione culturale che inizia il suo viaggio da quello che è stato ribattezzato un luogo-soglia perché, risalendo al suo etimo latino, Trevinano si origina da Trivium che significa è incrocio. E, di conseguenza, è incontro. Quello che fin dall'antichità era un crocevia geografico che collegava Lazio, Umbria e Toscana ora diventa un crocevia creativo, emotivo, sociale. La rinascita è alimentata dalla abilità degli artisti di immaginare nuovi modi di vivere lo spazio e il tempo in comunità. Insomma si va incontro a dodici mesi, in quanto il progetto sconfina abbondantemente nel 2026, di eventi, incontri, laboratori e mostre che uniranno poesia, musica, teatro e arti visive. Dopo l'ouverture poetico-musicale Quando la Banda Passò, a cura di Oscar Pizzo e Paolo Dalla Sega, lo scorso 25 maggio a Villa Torlonia a Roma, ora si arriva ufficialmente a Trevinano: il 6 e 7 luglio c'è la Festa dell’Aia che ritroveremo la prima settimana di agosto, sempre in Tuscia. Si tratta di un reading-concerto assolutamente unico che trasforma i luoghi in palcoscenici: bande tradizionali e suoni contemporanei, slam poetry e poesia rurale si fondono in una narrazione corale e originale, guidata da Oscar Pizzo, Massimo Sigillò Massara, Eleonora Fisco e Lorenzo Maragoni. È qualcosa di più di una rappresentazione, è un manifesto, è una dichiarazione d’intenti che trasforma energia e sonorità della banda in un valico sonoro che accomuna più generazioni. Lo sguardo è al passato e al presente, ma come in un film di fantascienza dove vengono lanciati messagi sonori nello spazio, c'è uno sguardo dritto e aperto verso il futuro in quanto tutti gli elementi bandistici diventano una cerniera tra chi siamo stati e chi possiamo essere. L'anima di questo viaggio sono gli abitanti di quei borghi e quel patrimonio rappresentato dal folklore delle marce e delle bande stesse, tra aggregazione e memoria. A fianco a poesia e musica, Trevinano RI-WIND svilppa un progetto di arte contemporanea, a cura di Davide Sarchioni, che è simbolo di rigenerazione urbana. Nove tra artiste e artisti sono stati invitati a essere parte di un itinerario di arte pubblica destinata a restare, un museo a cielo aperto che si snoda attraverso i luoghi strategici e simbolici del borgo. Ogni artista, dopo avere incontrato e ascoltato la comunità, momenti che tra aneddoti, ricordi e riflessioni, sono diventati un opificio creativo, realizzerà un’opera permanente pensata in quel luogo e per quel luogo. È il germoglio di un atto generativo che connette passato, presente e futuro, e che, lasciatecelo dire, trasforma la relazione tra artisti e abitanti in un gesto politico e poetico. È un ritorno consapevole alle proprie radici, un patrimonio affettivo e culturale che con una ritualità ben precisa costruisce un ponte vivo tra memoria e futuro.

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A Trevinano RI-WIND la poesia delle feste popolari incontra il suono delle bande