Les Votives aprono Duran Duran e Thirty Seconds to Mars: estate top

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

Crediti Francis Delacroix

Protagonisti dell'ultima edizione di X Factor, questi tre ragazzi portano avanti il loro progetto con dedizione convinti che gli artisti abbiamo una missione da compiere. L'INTERVISTA

Una delle band più amate uscite da X Factor, i  Les Votives, sta affrontando una estate speciale. Dall’uscita dell'album Window a oggi sono successe un po’ di cose nel loro percorso tra cui le aperture ai Duran Duran e ai Thirty Seconda to Mars. Per Angelo Maria Randazzo (batteria), Riccardo Lardinelli (voce e chitarra) e Tommaso Venturi la crescita è costante.

Dall’uscita di Window sono successe un po’ di cose nel vostro percorso: avete aperto i Duran Duran e a breve ci sarà il vostro nome accanto a quello dei Thirty Seconda to Mars. Sono momenti che vi fanno sentire più in missione o più in viaggio?
É una missione che viaggia, è la nostra missione che portiamo avanti e speriamo di accompagnare in più luoghi possibili. Nel nostro quotidiano viviamo la missione in quello che c’è da fare e nei nostri obiettivi, poi ci sarà qualche piccolo spostamento sempre in Italia, però siamo molto felici.

Nell’ultimo periodo state girando tanto, qual è il luogo più inaspettato dove avete composto qualcosa, un testo, un ritornello, un giro melodico di recente?
L’ultima cosa di questo genere è successa una settimana fa, eravamo al Pitti a Firenze per un evento privato ma dovevamo anche consegnare una cosa ai nostri produttori. Dovevamo andare a far serata ma poi ci siamo detti...sai che c’è? Stiamo a casa. Ci siamo presi da mangiare da McDonald’s, qualche birretta e siamo rimasti in hotel, abbiam chiuso il ritornello e l’abbiamo mandato e così è andata. Sono canzoni che arriveranno, stiamo lavorando col nostro team.

Osservando da vicino carriere così longeve come i Duran Duran cosa avete tratto? Cosa vi siete portati a casa?
Sono degli sportivi. Non hanno vent’anni ma hanno fatto una performance da ventenni con voce freschissima è veramente assurdo e sulla voce si riflette subito. La loro routine, per come sono strutturati, è da atleti, loro lavorano sempre ricordandosi che per questo lavoro é richiesta una devozione totale. Anche le piccole decisioni molte volte nella routine se non vengono modificate potrebbero non portare al successo. Modalità da atleta, ci sono persone che comprano un biglietto per venire a sentirci, bisogna esser performanti e non avere mai scuse. Molti pensano che il lavoro dell’artista sia sempre quello un po’ bucolico, in mezzo ai campi, tra le nuvole, in realtà é un lavoro che non permette mai scuse. Parte di quella roba sognante ci sta quando c’è l’ispirazione ma poi nella parte esecutiva devi essere rigido, come timbrare un cartellino, se non di più. Sul palco si deve salire quando si ha mal di pancia, la nausea, l’ansia, quando ti è successa una cosa brutta cinque minuti prima. Non è un lavoro permissivo al contrario di quello che si pensa.

Descrivete con un film l’immagine che avete a mente nel vivere questo momento del vostro percorso musicale.
Paura e delirio a Las Vegas”, siamo in un periodo non caotico ma ci piace quell’immaginario. Ci stiamo divertendo, quando possiamo.

Versione utopica 2040 dei Les Votives, come vi vedete?
Ci immaginiamo come una band internazionale che possa portare più musica in giro e unire più persone possibili, lanciando messaggi e ricordandoci sempre che il nostro lavoro, a differenza di quello di chi non deve calcare un palco, ha una esposizione quindi si possono mandare messaggi ai giovani che seguono la nostra musica. Non è indottrinazione, ma è un modo per dire che bisogna esser consapevoli di quello che si comunica.

Fra le sette tracce di Window quale vi state divertendo di più a fare live?
Falafel senza dubbio. Ha una struttura ritmica molto più rigida e violenta, muscolare, ci sfoghiamo abbastanza. Sudiamo e noi ci divertiamo se sudiamo.

Biglietti dei concerti a 10 euro e polemica sugli stadi in Italia, avete un pensiero in merito?
Forse siam tornati negli anni Settanta. I biglietti possono costare 10 euro e si possono vedere i Led Zeppelin a 5 dollari!

Approfondimento

Alfa in tour: "Sono alla ricerca di un nuovo equilibrio"

Spettacolo: Per te