Sombr, da Jeff Buckley ai Radiohead: la rivelazione della musica si racconta a Sky TG24
MusicaIl suo nuovo singolo, we never dated, parla di una storia d'amore mai iniziata. Per scrivere si ispira ai Grandi della musica, da Jeff Buckley ai Radiohead. E se il giro di piano del brano Undressed ricorda i Keane, c’è molto anche dei 1975. Non scrive nulla che non abbia vissuto, "perché non riuscirei a cantare qualcosa che non è mio", e scrive di sera perché "è il momento in cui tutto viene più naturale”. Abbiamo incontrato (e visto live) Sombr, cantautore di Undressed e Back To Friends: ecco la nostra intervista
La sua fisicità mi ricorda un po’ Richard Ashcroft, ma anche un po’ di Tom Chaplin dei Keane. Le sue canzoni, però, mi ricordano molto Jeff Buckley: sono brani vivi e vissuti. E di certo non sembrano scritti da un ragazzo che non ha ancora compiuto vent’anni. Non è un caso che il suo ultimo singolo, we never dated, racconti di una storia mai iniziata (e che ha vissuto in prima persona). È tutto vero, e lui è Sombr, nome d’arte di Shane Boose, nato e cresciuto a New York, ma ora cittadino di Los Angeles che, ora, “è la mia università, il college che non ho mai frequentato”. Sì perché Shane, dopo aver pubblicato Undressed e Back To Friends, brani che l’hanno fatto prima conoscere negli Stati Uniti e poi anche in Europa, ha deciso di ritirarsi dal liceo che frequentava e dedicarsi interamente alla musica. Una scelta importante, ben ponderata, ma che gli sta dando ragione, visto il successo e i riconoscimenti che sta ricevendo giorno dopo giorno. Lo incontriamo virtualmente un pomeriggio di giugno: Shane è da poco arrivato a Praga, dove farà un concerto, prima di spostarsi in altre città europee per proseguire il suo primo vero tour.
"I miei testi? Parlano di quello che ho vissuto"
Pacato, educatissimo e molto attento all’ascolto, Sombr mi racconta che viaggiare e cambiare città quasi ogni giorno è un po’ faticoso, ma è quello che ha sempre sognato di fare. La nostra chiacchierata inizia con le mie impressioni su quello che mi ricorda la sua musica: “Sento molto il Jeff Buckley degli inizi, ma anche tante sfumature dei Radiohead. Ti ispiri a dei Giganti della musica, e per essere così giovane è impressionante”, gli dico. Sombr aspetta qualche istante e dice: “Hai capito subito quali sono i miei artisti preferiti, e sono proprio loro. L’idea di ispirarmi a Buckley o Thom Yorke per me è fondamentale, non riuscirei ad avere altre fonti di ispirazione”.
"Non riuscirei mai a cantare qualcosa che non mi appartiene"
Ispirazione, parola chiave per un artista. Anche e soprattutto nei testi. Leggendo le sue canzoni, nello specifico Undressed e Back To Friends, noto che si parla molto d’amore e di storie finite, e non sempre bene. Chiedo a Shane se trae ispirazione e idee dalla vita personale o da storie di amici per scrivere, ma lui non ha dubbi: “Parte sempre tutto da me. Non riuscirei mai a cantare qualcosa che non mi appartiene o che non ho vissuto, sarebbe molto strano. Tutte le canzoni che scrivo prendono vita nella mia stanza, poi ne parlo con i miei collaboratori che mi aiutano a migliorarne delle parti o delle parole. Nulla è artificiale nei miei brani: è proprio tutta vita reale”.

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Sombr, da New York a LA per la musica
Vita che per Shane è cambiata in poco tempo, anche grazie ai social media, dove i suoi brani sono diventati virali. I social come strumento di diffusione. Tutto è partito con Caroline, nel 2022, che letteralmente ha catapultato l’allora studente de LaGuardia High School nel mondo delle rivelazioni della musica. Tanto che poco dopo, per concentrarsi sul suo percorso di cantautore, decide di lasciare il Lower East Side di New York e trasferirsi a Los Angeles. LA non è una città facile, dico a Sombr. Sei riuscito ad ambientarti, gli chiedo. “Los Angeles è diversissima da New York, certo. Ma è il posto dove voglio stare per concentrarmi sulla musica. Non sono andato al college, è vero, ma LA è la mia università della vita”, mi dice sorridendo Shane. Los Angeles, la città dove il viaggio è ufficialmente iniziato: un viaggio che dall’America lo sta portando anche in Europa, dove le sue date sono sold out e tantissimi fan lo vanno ad ascoltare ogni sera. Parliamo insieme anche di questo, e dico a Sombr che sta riuscendo in obiettivi molto importanti, che tanti artisti americani non hanno raggiunto nel Vecchio Continente. “Mi sembra tutto così strano, ma così bello. In tanti Paesi in Europa non si parla inglese e questa può essere considerata una difficoltà, ma vedo che in concreto non lo è. Molte persone che vengono a sentirmi mi dicono che la mia musica ha fatto loro del bene, che li ha aiutati a superare dei momenti difficili… questo mi fa stare bene perché è quello che mi piace del fare musica: aiutare le persone, e dare loro conforto”, racconta Sombr.
"Presto un nuovo singolo e un progetto più ampio"
Parliamo anche del fatto che ogni sera il pubblico è diverso, e l’energia che si dà (e riceve) non è mai la stessa. Shane me lo conferma: “Ogni concerto è diverso, ogni volta. Mi piace cambiare le cose, fare uno show differente, sempre. Mi diverto anche a farlo diventare wild, un po’ selvaggio, per far sì che sia indimenticabile. Se venite a vedermi, capirete perché”, aggiunge abbozzando un sorriso. Prima di salutarci gli chiedo se sta lavorando a un progetto più ampio e strutturato, se sta scrivendo nuova musica e se sta pensando a un tour più importante anche in Europa: “C’è un nuovo brano che uscirà a breve, e sì, sto lavorando a un progetto più esteso. Scrivo molto, soprattutto di sera, e ho molti brani pronti per essere ascoltati. Non vedo l’ora di farveli sentire”.
Il concerto a Praga
Ci salutiamo, con la promessa che ci saluteremo il giorno successivo a Praga, dove anch’io sarò per vedere il suo show dal vivo. Promessa mantenuta, visto che poco prima del suo concerto passo nel backstage per una chiacchierata veloce. Saluto Ann, la manager, che mi accoglie con un bellissimo sorriso, prima di accompagnarmi da Shane, che mi saluta con un abbraccio fortissimo. “Grazie per essere venuta dall’Italia, sei qui solo per vedere lo show?”. Io gli dico che sì, sono venuta a vedere il suo concerto, ma che vale assolutamente la pena. Parliamo di Jeff Buckley e gli consiglio di ascoltare anche la musica di Joan As Police Woman, una musicista a dir poco fantastica che per anni è stata compagna di vita del cantautore scomparso prematuramente nel 1997. Parliamo un po’ di musica, gli faccio una domanda banale sul significato del nome d’arte scelto e lui, sorridendo, mi racconta che è arrivato un po’ a caso, prima di salutarci. Poi mi siedo per ascoltare il suo live, circondata da quindicenni ceche adoranti. Lo posso dire? Tutto assolutamente comprensibile. Sombr in scena è perfetto: ha dei brani molto interessanti, scritti bene, vivi e vissuti. È carino e molto generoso con il suo pubblico. Una bellissima scoperta, un artista che non vedo l’ora cresca ancora di più. Perché qui di talento ce n’è, e tanto. E non solo nella scrittura: Sombr/Shane è un ottimo ascoltatore, è molto attento a ciò che le persone dicono. E questa è una caratteristica che non si trova spesso, né nei suoi coetanei, ma soprattutto negli adulti. Shane sa ascoltare, ed è una bellissima forma di rispetto, che lo distingue da tanti altri cantautori. Sombr, ti aspettiamo in Italia. Presto!
