Il brano racconta, con la forza della musica, una brutta storia che purtroppo oggi accomuna troppe anime
IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELLA BAND
Siamo i Fabulous Wood, una band soul/blues abruzzese attiva dal 2005, formata da Rocco Ferri (voce), Alex Ricci (chitarra e cori), Luca Mongia (batteria e cori) e Fabrizio Ginoble (organo). Il nostro nuovo singolo Supereroi ha un titolo amaramente ironico, con un sound rock/blues robusto e un testo crudo e metaforico che racconta una brutta storia che purtroppo accomuna troppe anime.
Il videoclip esce in un momento in cui la violenza sulle donne e i femminicidi sono tragicamente all’ordine del giorno. Abbiamo realizzato un vero e proprio cortometraggio che si inserisce in un contesto di urgente riflessione e sensibilizzazione attraverso le parole della canzone e la potenza visiva delle immagini. Nessuno è un eroe in questa storia, ma è proprio un invito implicito a esserlo. Il videoclip narra una realtà cruda e attuale: il femminicidio, dove segue una spirale di violenza in cui il carnefice uccide brutalmente la vittima, ma a sua volta viene torturato e ucciso dal compagno di lei. Una tragica storia di vendetta che mette in luce l’assurdità e il dolore generati da una catena di soprusi e sangue. Le immagini non vogliono essere gratuite, ma servono a scuotere, a disturbare, a obbligare lo spettatore a confrontarsi con una verità che spesso si tenta di ignorare.
La scelta di rappresentare la vendetta da parte del compagno non va intesa come esaltazione della violenza, ma come denuncia di un ciclo vizioso: dove alla violenza si risponde con altra violenza, alla fine, nessuno vince. È un grido d’allarme, una riflessione amara sulla perdita di umanità che può derivare dal dolore e dall’impotenza. Un’opera che non ha il compito di fornire risposte, ma di porre domande scomode. Esce in un’Italia dove il profondo problema dei femminicidi è drammaticamente costante. Secondo i dati del Ministero dell’Interno, stante ai dati della più recente relazione, 120 donne sono state uccise nel corso dell’anno, il 77 per cento dei femminicidi è avvenuto in ambito familiare o affettivo. In quasi tutti i casi, il carnefice è un uomo che conosceva bene la vittima, sia essa partner, ex partner o parente. La costanza di questi dati conferma una cultura ancora profondamente
patriarcale, dove la donna è vista come oggetto di possesso e non come persona autonoma. Un’emergenza sociale che rende il videoclip ancora più rilevante, perché dà corpo e voce a una vittima e, soprattutto, rende visibile l’invisibile.
Il brano e il videoclip fanno parte di un progetto realizzato nell’ambito di Still Got The Music 2025, autofinanziato e prodotto dall’Associazione Sinergie Moderne di Atri, guidata da Claudio Petraccia, in collaborazione con l’Associazione Otis Redding e Ideasonica. La regia è di Mauro Forcella con Arturo Scognamiglio, Luca Settepanella e Valentina Coletta. La squadra di lavoro si è composta da Diego Mercadante (direttore della fotografia), Daniel Vela (operatore), Martina Teruzzi (assistente operatore), Mariya Chabanova (aiuto operatore), Marco Antonecchia (scenografo), Matteo Di Nicola (attrezzista), Federica Rossi (costumista), Ylenia Cellinese (trucco), Roalbi Bardhi (parrucco).