La canzone nasce subito dopo la fine di una relazione durata anni
IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA
Mi chiamo Luca Di Stefano, ho 25 anni e vengo da Catania, anche se da due anni vivo a Milano. Qui studio in conservatorio e inseguo il sogno che porto con me da quando ero bambino. Non è solo il mio sogno, ma anche quello di chi mi guarda da lassù e continua a credere in me. Ho avuto la possibilità di poter partecipare a talent italiani ed esteri, che mi hanno aiutato a crescere. La mia musica è una fucina di suoni e influenze: dal jazz al pop/rock, passando per il blues e il folk, ma con un unico filo conduttore: a necessità di esprimersi.
Ho scritto Broke in Two in un momento di forte confusione, subito dopo la fine di una relazione durata anni. Mi sentivo letteralmente diviso a metà: da una parte l’uomo che sono oggi, consapevole che quel rapporto non era sano per me, e dall’altra il ragazzo che pensava che senza quella persona non avrebbe mai potuto vivere. Portavo dentro una malinconia difficile da spiegare, il senso di vuoto che lascia un addio non del tutto risolto. Nonostante fossi consapevole della tossicità di alcune dinamiche, restava dentro di me un filo invisibile che mi legava ancora a quei ricordi. In quei giorni mi sentivo come dice il titolo del brano: spezzato in due. Le parole del testo nascono da lì, da quel conflitto tra il desiderio di rivederla e la rabbia per tutto quello che è stato. “I always left the door unlocked” è una frase che rappresenta bene quanto fossi aperto, vulnerabile, pronto ad accoglierla sempre, anche quando non avrei dovuto. Eppure, anche oggi, ogni volta che la rivedo, sorrido. Perché in quegli occhi so di esserci ancora, anche se in modo diverso.
Il videoclip di Broke in two non è ambientato in un luogo fisico, ma uno spazio mentale; il limbo bianco rappresenta la mia mente, svuotata, apatica e sofferente. È qui che ho voluto far nascere il racconto visivo di questo brano. Il videoclip ruota attorno al concetto di dualità, uno spazio neutro dove tutto può accadere e dove vediamo un contrasto di emozioni, che si scontrano e cercano al contempo di convivere. L’illuminazione, attraverso giochi di ombre e silhouette sottolinea il senso di frattura interiore. Si alternano i colori freddi, rappresentazione di emozioni come la solitudine e il distacco ai colori caldi che raccontano i ricordi, la passione e l'amore ormai logoro. Ogni scena è la rappresentazione simbolica di un'emozione che si scontra con la sua opposta. Dando forma al caos che percepivo dentro di me. Nella scena finale, la luce calda e quella fredda si incontrano, fondendosi in un equilibrio precario, simbolo di una possibile riconciliazione tra quelle due metà di sé. Il videoclip, proprio come la canzone, è un viaggio intimo nel dolore ma anche attraverso la consapevolezza. Un modo di mettere ordine nel disordine, per dare un volto a quella ‘rottura in due’ che ho vissuto nel profondo. Perché anche nel silenzio, certe emozioni continuano a far rumore.