Limarra presenta il nuovo singolo Abbi Cura: il video

Musica

Il brano è un invito a rallentare e prendersi cura di se stessi, a toccare il mondo con occhi nuovi, a riconoscere nel poco la profondità di ciò che resta

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA

Nel videoclip di Abbi Cura, cammino tra muretti a secco e distese di piante spinose, in un paesaggio che sembra custodire il respiro segreto della Sicilia più antica. La terra è rossa e friabile sotto i miei passi, e il sole avvolge ogni cosa in una luce dorata, come fosse una mattina eterna. Le mani sfiorano tutto ciò che mi circonda, le spalle lievemente incurvate, lo sguardo attento a ogni dettaglio: una formica che sosta sull’uscio del formicaio, il rumore secco di un seme che cade. Il paesaggio sembra nato dalla terra stessa. Pietra viva, muri chiari e screpolati da un vento lento e costante, raccontano storie che hanno il sapore di un tempo perduto. Tutto parla una lingua fatta di cura silenziosa e rispetto per il tempo. Il vento si muove in una danza che non ha inizio né fine, accarezza le guance e sposta i capelli. Tutto intorno, si estende un giardino arido e abbondante al tempo stesso, popolato da piante succulente e cariche di acqua: agavi che allungano le braccia verso il cielo, fichi d’India che offrono frutti rotondi e pieni di spine, aloe dalle foglie spesse come pagine di un libro antico. Ogni pianta è un gesto di resistenza, ogni foglia una testimone del sole.

Mi muovo tra loro come un visitatore discreto, sfiorando con gli occhi più che con

le mani, in ascolto del silenzio profondo che avvolge tutto. Le stanze che attraverso hanno pavimenti in cotto, oggetti semplici: una brocca di ceramica, un libro aperto, una vecchia sedia che guarda fuori dalla finestra. La luce entra dolce, disegna ombre morbide sulle pareti, e ogni cosa pare sospesa in una quiete che si potrebbe spezzare solo col rumore del cuore. Fuori, il verde si allunga in geometrie che danno vita ad un’armonia fatta di sentieri tracciati a mano e serre coperte da teli leggeri. Il vento smuove appena i rami e lascia cadere le ultime foglie che hanno resistito per tutto l’inverno, e i fiori, pochi e resistenti, sembrano custodire segreti che non diranno mai. Una pozza d’acqua nascosta riflette le nuvole che timide passeggiano in fila indiana, come fa il tempo quando davanti a uno specchio si ferma e osserva i suoi stessi difetti. Lo sguardo si perde tra le querce basse che timide cacciano fuori i primi germogli, e in lontananza si intravede il blu del mare tra le colline che, attraverso il cielo, insaporisce l’aria col sale. La luce solare si abbassa, tutto si tinge d’ambra e di un silenzio senza tempo, e una foglia si stacca da un ramo, volteggia lenta nell’aria prima di adagiarsi al suolo e chiudere gli occhi per sempre.

Abbi Cura, il mio nuovo singolo, è tutto qui: un canto sommesso alla bellezza nascosta delle cose semplici, un invito a rallentare e prendersi cura di se stessi, a toccare il mondo con occhi nuovi, a riconoscere nel poco la profondità di ciò che resta. In questo luogo, sospeso tra passato e presente, ogni gesto è già memoria, e ogni passo diventa promessa.

Spettacolo: Per te