Estate 2025, la musica seduce i luoghi d’arte: da Pompei a Taormina i concerti da vedere

Ancora oggi si parla del Live in Pompei dei Pink Floyd. Quando quel documentario venne realizzato era il 1972, ma l'idea germinale risale a dodici mesi prima, al 1971 quando il regista Adrien Maben cominciò a ragionare su questa folle idea. Ne è nato un qualcosa di unico, ancora oggi citato a memoria ed esempio non solo da chi quell'epoca l'ha vissuta ma pure dalle generazioni più giovani. In questo 2025 dall’1 luglio al 5 agosto va in scena, nell’Anfiteatro degli Scavi Archeologici di Pompei, la seconda edizione di BOP - Beats Of Pompeii, undici appuntamenti live con artisti quali Nick Cave, Jean-Michel Jarre, Wardruna, Ben Harper, Bryan Adams, Dream Theater, Stefano Bollani, Gianna Nannini, Antonello Venditti, Serena Rossi e Jimmy Sax. Come già l'Arena di Verona e il Teatro Romano sempre della città scaligera, come il Circo Massimo a Roma e il Teatro Antico di Taormina, per citarne alcuni, i luoghi d'arte ospitano appuntamenti musicali. È improprio parlare solo di eventi musicali poiché siamo di fronte a una operazione culturale e turistica di grande respiro. Le collaborazioni che rendono possibili questi momenti unici valorizzano non solo il patrimonio storico e artistico del luogo ma favoriscono pure un approccio innovativo alla cultura attraverso la musica. Alla base ci sono idee originali, varietà di generi musicali e, sovente, date uniche. E irripetibili. Turisti da tutto il mondo cercano non solo la sua storia ma la gioia di un concerto in un luogo senza tempo. Parlando di BOP - Beats Of Pompeii "spero che diventi un esempio per tutta Italia e un'icona nel mondo anche per questo", ha commentato il Sottosegretario alla cultura con delega alla Musica, Gianmarco Mazzi. I Pink Floyd alla conquista di Pompei Torniamo a quel 1972 perché senza quell'atto di forza e coraggio oggi tanti concerti in luoghi d'arte non esisterebbero. La prima proposta girata al manager dei Pink Floyd Steve O’Rourke, che prevedeva l'unione della musica con l'arte attraverso opere di artisti contemporanei fu rigettata dalla band. Quando la situazione si sbloccò, i Pink Floyd imposero di fare tutto dal vivo, senza playback, quindi a Pompei arrivarono, via camion, tutte le loro attrezzatura con la sola eccezione delle luci escluse. I tempi effettivi di ripresa furono di quattro giorni, dal 4 al 7 ottobre 1971. Dopo alcune scene nella solfatara di Pozzuoli i Pink Floyd apparvero nell'Anfiteatro Romano e fecero dal vivo tre brani: la prima metà e il finale di Echoes, One of These Days e A Saucerful of Secrets. Da Pistoia a Napoli. Col sogno proibito del Colosseo Ora usciamo da Pompei e puntiamo la nostra stella polare verso qualche altro luogo magico a partire da Piazza Duomo a Pistoia, sede storica del Pistoia Blues dove negli anni si sono esibiti, tra gli altri, B.B. King e Santana: corrisponderebbe all'antico Foro Romano di quella che illo tempore si chiamava Pistoria. Ferrara emoziona con la Piazza del Castello Estense: i concerti si svolgono nel cortile del fortilizio e per la stagione in arrivo è già stato svelato, in parte il cartellone: tra i nomi Marco Castello, la rivelazione Lamante e Ani DiFranco tra gli altri. Il Lucca Summer Festival movimenta l'estate musicale nell'Area della Mura Storiche un altro scenario che toglie il fiato e che è ambitissimo da molti artisti di fama internazionale: tra quelli annunciati per il 2025 ci sono Jennifer Lopez, Nick Cave, Morrissey e Carlos Santana, che ritroviamo anche a Mantova, la città dei Gonzaga, che da anni regala momenti unici tra piazza Sordello e l'Esedra di Palazzo Te dove, per fare un po' di sano campanilismo, il 27 agosto arriverà Willie Peyote. Altre due piazze che tolgono il fiato sono a Napoli e a Milano, rispettivamente Piazza Plebiscito e Piazza Duomo; diciamo che prima negli ultimi tempi è molto affollata mentre l'ombra della Madonnina c'è più parsimonia a concederla alla musica: il momento clou è il concertone di Radio Italia. Tra gli appuntamenti nel salotto buono di Napoli sono annunciati Gigi D'Alessio e Sal Da Vinci che, vabbè, giocano in casa, e poi, per la prima volta, il 25 settembre, Una Nessuna Centomila, ovvero grandi artiste e grandi artisti della musica e dello spettacolo insieme sullo stesso palco per raccogliere fondi per i centri antiviolenza. Ci sono altri posti dove musica, arte e storia si sposano, posti che magari hanno meno visibilità mediatica ma non meno fascinazione. Ma quello che posso dire che ce n'è solo uno che si concede praticamente mai e che dunque diventa un oggetto di desiderio. È il Colosseo. Chi non vorrebbe essere un gladiatore della musica per un a notte?

Cosa vedere:

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