P.A.O., le insidie dell'esistenza sono la canzone Futuro Matematico: il video

Musica

La canzone parla a chiunque si sia trovato a fare i conti con le scelte della vita, con il desiderio di capire, ma anche con la paura di perdere il controllo

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELLA BAND

Ciao, siamo i P.A.O. (Pulsazioni d’Anime Oneste). Il nostro progetto nasce dal desiderio di riportare la musica alla sua essenza più pura, lontana dalle sovrastrutture e dai compromessi. P.A.O. è un viaggio senza inganni, un

dialogo tra sogni e contraddizioni, dove ogni nota è pulsazione, ogni parola è

respiro, ogni suono è verità. Electric Session in the Wood è il nostro manifesto, una dichiarazione di autenticità: registrata in piano-sequenza, senza montaggi né ritocchi, per restituire la forza grezza del momento, senza mediazioni. Futuro Matematico è una canzone che parla a chiunque si sia trovato a fare i conti con le scelte della vita, con il desiderio di capire, ma anche con la paura di perdere il controllo. Per raccontare questo, abbiamo scelto di girare il video nel bosco, lontano dalla frenesia della vita quotidiana, dove il tempo non è scandito dai social e dalle notifiche, ma dal soffio del vento tra le fronde degli alberi.

Un’unica ripresa, senza interruzioni, senza ritocchi: solo suono, carne, legno, come un battito primordiale che nasce nel cuore della natura. Volevamo restituire l’immediatezza e la purezza della musica, la sua forza grezza, quella forza che viene direttamente dal cuore della terra. Il video di Futuro Matematico, diretto da Roberto Beani e Federico Ermini, cattura questa tensione con un’unica ripresa, lasciando che

l’emozione si sviluppi senza costruzioni artificiali. Il color grading di Davide Ulissi e l’audio curato da Griffin Alan Rodriguez sono lì per mettere in luce ogni battito, ogni respiro. Niente di costruito, solo noi e la nostra musica.

Ci ispiriamo alla poesia di Umberto Saba, che insegna a parlare con sincerità, a non aver paura di mostrarci per ciò che siamo, senza maschere, senza veli. Perché oggi, più che mai, c’è bisogno di verità, di autenticità, di abbracciare anche l’imperfezione. Perché la musica, come la vita, deve restare viva, imprevedibile, come un cuore che batte fuori dal tempo. E forse, in questo respiro antico, possiamo finalmente riconoscerci, guardandoci negli occhi e riscoprendo ciò che siamo davvero: semplicemente umani. Viviamo in un mondo dove tutto sembra essere ridotto a numeri, a formule, a algoritmi. Le relazioni, le emozioni, i sogni sembrano passare attraverso uno schermo che li trasforma, li semplifica, li rende prevedibili. Ma noi crediamo che il cuore umano non si possa ridurre a un codice: è instabile,

imprevedibile, inafferrabile. Un battito che non può essere programmato, che

sfida le regole e si ribella all’ordine delle cose.

Bauman, con la sua visione dell'amore liquido, ci ha raccontato di un mondo

in cui i legami sono fragili e pronti a dissolversi. Futuro Matematico vuole

evidenziare questa stessa tensione: la lotta tra il desiderio di controllo e la

bellezza dell’imprevedibile, tra il calcolo e la libertà, tra ciò che si può misurare e ciò che resta mistero. La musica per noi è un atto d’amore, una finestra aperta sul caos e sulla bellezza che ci circonda. Con Futuro Matematico, vogliamo raccontare l’inquietudine del nostro tempo, il conflitto tra ciò che possiamo vedere e ciò che sfugge alla nostra comprensione. Ma, come diceva Montale, nel caos c’è

sempre un varco, una luce che filtra. Un piccolo spiraglio che ci fa sentire ancora vivi, che ci fa tornare al cuore pulsante della vita: un’alba dolce, il contatto vero con gli altri, il riconoscersi autentici in un mondo che sta cambiando.

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