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Jovanotti, l'album Il Corpo Umano: "La realtà è sempre stupefacente e il bene trionferà!"

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Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

Jovanotti è tornato! In uscita
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Jovanotti è tornato! In uscita "Il corpo umano vol 1" e tour
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Lorenzo presenta il suo nuovo progetto discografico, cui seguirà un tour, in una serata al Teatro Lirico Giorgio Gaber. Racconta l'esegesi dell'album ma anche il suo percorso dopo l'incidente in bicicletta, la sua incrollabile fiducia nel futuro e ricorda, a suo modo, il Giorno della Memoria

Compare improvviso, come un uomo che torna da un viaggio nel mistero della vita e del corpo umano. Non per nulla il nuovo album di Lorenzo Jovanotti si intitola Il Corpo Umano ed è un racconto romantico dell'esistenza e, soprattutto, dell'amore visti dal pianeta Jova. Per questa nuova fase della sua vita ha scelto il Teatro Lirico Giorgio Gaber e il Giorno della Memoria anche "se non avevo pensato alla coincidenza ma c'è sempre un fattore che, nella nostra inconsapevolezza, allinea i pianeti. Era il luglio 2023 quando ha avuto in incidente in bicicletta che lo ha costretto un calvario fisico e umano dal quale solo adesso vede l'uscita: "Ho fatto proprio in questi giorni un test, una gamba è pronta al cento per cento, l'altra all'ottanta: sono contentissimo". E sono certo che per il debutto del PalaJova 2025!, previsto il prossimo 4 marzo a Pesaro, tutte le percentuali, fisiche e morali, saranno al livello massimo.

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Introducendomi nel mondo de Il Corpo Umano ha spiegato che nei suoi ragionamenti "un disco era una ipotesi remota. Sto così come la gente mi vede, meglio di ieri peggio di domani ma pieno di desiderio con 15 canzoni nuove e la voglia di abbracciare la mia gente. Subito è venuta la cover e ho pensato al gioco del piccolo chirurgo". Che ha per altro una sua simbologia: una per tutte, indossa i boxer ed è un chiaro rimando al suo primo disco, Jovanotti for President. Torna per un attimo al periodo dell'incidente e della riabilitazione: "Mai ho preso in considerazione il corpo poi si è rotto e ho capito che le cose ci sono quando ti mancano: che hai bisogno di aria te ne accorgi quando ti manca e così è stato per me per il corpo. I testi delle canzoni sono romantiche perché la mia vita è immersa nell’amore di una donna, di una figlia, degli amici". La fase di scrittura è stata come sempre prolifica "poi ho incontrato un po’ di produttori tra cui Dardust, Michele Canova e Federico Nardelli e con loro ho identificato tre mondi musicali da esplorare: quelli pianistico, elettronico e più indie. Il corpo umano è il campo di battaglia, la vita oggi si sposta attraverso la rete, sembra superfluo il corpo e invece è il veicolo attraverso il quale siamo vivi. E io sono contento di essere vivo". A supportare la gioia e il senso della vita cita, tra i tanti, Walt Whitmam, San Francesco, Gilgamesh, l'Odissea e Oscar Wilde poi arriva "il corpo gabbia dell’anima di Platone ma non sono d’accordo". Cosa occorre per stare bene? L'elenco è smisurato: "Allegria, ironia, cazzeggio, bisogna sapersi ridere sopra, l’universo è la risata di Dio e noi il frutto di una grande risata". Indagando un po' nell'album c'è un brano che si intitola Celentano e racchiude "un amore sconfinato che risale all’infanzia poi con Adriano siamo diventati amici. È il pezzo più rap ed è una storia vera". Emozionante Mondo a Parte accompagnato da immagini riprese alla Galleria Borghese di Roma. Lui sorride e diffonde gioia ma il mondo che ci circonda non pare recepire il suo entusiasmo: "Eppure sono ottimista: oggi vince il pessimismo, la paura a volte fa vincere le elezioni a chi non lo merita, so che il mondo è un postaccio complesso ma esistono cura, progresso, talento, possibilità di parlarsi e incontrarsi ed è un mondo vero che esiste. Bisogna guardare la realtà che è sempre stupefacente e il bene trionferà!" .

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Per tornare a fare concerti voleva una storia nuova non il suo repertorio e basta e "ho scelto di ribattezzare il tour PalaJova! perché può essere letto pure come pala…giova. Per la prima volta ci sarà al cento per cento una alimentazione elettrica e i 18 bilici vanno a biometano. Alle prove mi sono commosso, mi sentivo in paradiso". Prima di salutarci una riflessione sulla Giornata della Memoria che è il 27 gennaio: "Bisogna ricordare la Shoah, lo sterminio che ha colpito non solo gli ebrei ma tante culture. Ci aggiungo che il 27 gennaio è una è più di una data simbolica perché anche il giorno in cui è stato liberato il campo Auschwitz-Birkenau. Infine siamo in un teatro, oggi dedicato a Giorgio Gaber, dove il 16 dicembre 1944 Benito Mussolini ha tenuto il suo ultimo discorso pubblico. Anche per questo Gaber è libertà".

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