Marracash, il nuovo album È Finita La Pace: "Nella vita serve il coraggio di scegliere"

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

Annunciato anche il secondo concerto allo stadio di Milano che sarà il 26 giugno 2025 e va ad arricchire il Marra Stadi25, il primo tour negli stadi per un rapper italiano. L'INTERVISTA

Marracash pubblica a sorpresa il nuovo attesissimo album È Finita la Pace. La notizia ha iniziato a circolare ieri pomeriggio anche se, nonostante viviamo nell'era social, questa volta il segreto è stato custodito. Si tratta del settimo disco in studio, arriva a tre anni dall’ultimo progetto ed è disponibile su tutte le piattaforme digitali e in preorder in versione fisica (a questo link) nei formati CD standard e vinile standard, in uscita il 24 gennaio 2025. In esclusiva, sullo shop Universal Music Italia anche CD autografato, CD Deluxe, vinile autografato e Picture Disc. Ma le sorprese non finiscono con È Finita la Pace: è stata annunciata anche una seconda data allo Stadio San Siro di Milano, il 26 giugno 2025, che va ad aggiungersi a Marra Stadi25 (prodotto da Friends & Partners), il primo tour negli stadi per un rapper italiano.

Fabio, una grande sorpresa È Finita la Pace
È la chiusura di una trilogia ed è anche l'ultimo capitolo di un percorso personale nel quale ho cercato una mia voce, un mio modo di fare musica. È la ricerca e l’accettazione di se stessi. Sono le riflessioni di un rapper di periferia che metteva in crisi convinzioni, carriera e quello in cui aveva creduto, poi il conflitto interiore si è allargato a quello sociale e questo disco vuole arrivare alla resa dei conti. I nodi arrivano al pettine e io volevo fare il disco più personale.

Ci sei riuscito?
Sì e l'ho fatto da solo, senza featuring né interferenze esterne. È un momento delicato della storia, c’è un malessere percepibile ovunque, hanno ragione i giovani che il futuro forse non lo avranno.

Come hai lavorato?
Sono stato recluso per un po’, dopo Marrageddon sono andato in burnout e mi sono chiesto ora cosa faccio? È finita la pace per me, quella in cui ho concepito il disco, è finita per gli altri, è finita nel mondo perché è una polveriera di guerre e sconvolgimenti. Questo è un guanto di sfida. Bisogna prendersi le responsabilità, non fare “piangine” sui social dove la gente non si assume la responsabilità di quello che dice. Per essere te stesso devi scegliere: abbracciare un'idea è rischioso da qualunque punto di vista, scegliere significa anche scontrarsi ma bisogna scegliere.

Parlami della Bolla.
È un simbolo, si sta 50 minuti chiusi là dentro. Oggi c’è un mercato discografico che reitera se stesso, impera la meccanica dei featuring e dei repackagig, la musica è piata e uniformata e forse poco interessante. È l’epoca della bolla, ci sono carriere che sono bolle, ci sono notizie importanti che dopo pochi giorni spariscono, la bolla caratterizza questi anni per tutti. I miei due dischi precedenti hanno avuto un grande successo e mi hanno tranquillizzato sul fatto che esiste una terza via. La musica di nicchia esiste ma il maistream è totalizzante e la soffoca. So che esiste un pubblico ricettivo ma serve qualcosa che arrivi a livelli alti.

Musicalmente è un progetto diverso dal tuo passato e con delle citazioni colte.
C’è un sound senza trap, con recuperi più acustici e suonati. Abbiamo campionato la musica italiana che è quella che mi ha formato e ascoltavo da piccolo: Ivan Graziani con Firenze e Canzone Triste, i Pooh con Uomini Soli, BLUEM con Lunedì e Giacomo Puccini con la Madama Butterfly. Prendere dei classici e destrutturarli è una mia caratteristica.

Sembri una persona serena.
La gestazione è stata serena, mi sono preso più tempo, la pace di cui parlo è finita e ora inizia quella della consapevolezza e dell’accettazione. Non esistono successo e vittoria che vadano bene per tutti, il mondo di adesso è costruito per non farti essere te stesso, la libertà è sbandierata ma c’è un giudizio estremamente forte che porta i ragazzi alla paura di scegliere e li fa stare male, è difficile esporsi su qualunque cosa e questo crea un corto circuito, non esiste una felicità uguale per tutti.

Mi spieghi meglio il burnout dopo Marrageddon?
Non di depressione e infelicità, a volte sei così dentro un meccanismo che quando finisci capisci che il resto della tua vita è rimasto lì e ti rimane un grande vuoto. Ho problemi coi sonniferi, non l'ho mai negato, dunque è stato anche un momento per provare a disintossicarmi. Sono stato con le persone della mia quotidianità slegate dal lavoro.

Nel 2025 c’è il tour negli stadi e San Siro ha raddoppiato le date.
Marrageddon lo considero un prequel, sugli stadi devo metterci ancora la testa, però sarà dirompente.

Dedichi una canzone agli sbandati.
Io mi considero uno sbandato che in qualche modo ha vinto e spero che i 50 minuti di È Finita la Pace servano a fare vincere qualcun altro!

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IL TOUR E LA TRACKLIST DI E' FINITA LA PACE

CALENDARIO MARRA STADI 2025

6 giugno 2025 – Bibione (VE) – Stadio Comunale

10 giugno 2025 – Napoli – Stadio Diego Armando Maradona

14 giugno 2025 – Torino – Stadio Olimpico Grande Torino

25 giugno 2025 – Milano – Stadio San Siro

26 giugno 2025 - Milano - Stadio San Siro NUOVA DATA!

30 giugno 2025 – Roma – Stadio Olimpico

5 luglio 2025 – Messina – Stadio San Filippo

TRACKLIST

 

  1. POWER SLAP
  2. CRASH
  3. GLI SBANDATI HANNO PERSO
  4. È FINITA LA PACE
  5. DETOX/REHAB
  6. SOLI
  7. MI SONO INNAMORATO DI UN AI
  8. FACTOTUM
  9. VITTIMA
  10.  TROI*
  11.  PENTOTHAL
  12.  LEI
  13.  HAPPY END

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