Il batterista australiano, che è stato una delle colonne portanti agli esordi del gruppo negli anni Sessanta, è morto all'età di 78 anni
Colin “Smiley” Petersen, il primo batterista dei Bee Gees, è morto all’età di 78 anni. “È con il cuore pesante che annunciamo la scomparsa del nostro caro amico Colin “Smiley” Petersen”, ha scritto il 18 novembre su Facebook la band dove il musicista suonava attualmente, i Best of the Bee Gees. “Ha arricchito le nostre vite e ha legato il nostro gruppo con amore, cura e rispetto. Non sono sicuro di come potremo andare avanti senza il suo sorriso smagliante e la sua profonda amicizia. Ti amiamo Col. Riposa in pace”. La causa della scomparsa non è stata resa pubblica.
UNA VITA ALLA BATTERIA
Nato il 24 marzo 1946 a Kingaroy, in Australia, Frederick Colin Petersen è stato innanzitutto un attore bambino protagonista del film Smiley del 1956, dal quale ha ereditato il soprannome. Nel 1966 a Londra si è invece unito ai fratelli Barry, Robin e Maurice Gibb nel gruppo dei Bee Gees, dove ha contribuito alla batteria nell’album uscito nello stesso anno, Spicks and Specks, e ai quattro successivi, incluso Bee Gees’ 1st del 1967, che comprende hit come New York Mining Disaster 1941, To Love Somebody e Holiday. Il musicista è comparso anche in Horizontal e Idea del 1968 e Odessa del 1969, fino al suo ultimo disco con la band, Cucumber Castle, uscito nel 1970. Durante la sua collaborazione con i fratelli Gibb, Petersen è stato inoltre tra gli autori di brani come Massachusetts, To Love Somebody e Words, ma ha infine lasciato il gruppo a causa di alcuni contrasti con il manager Robert Stigwood. Dopo aver formato con il cantautore Jonathan Kelly e Tim Staffell la band Humpy Bong, che si è poi sciolta, nel 1969 il batterista ha fondato con la moglie Joanne Newfield una società di management.