Fabrizio Emigli porta a riflettere con brano Faccio sul Serio: il video

Musica

Il brano racconta racconta che l’essere costantemente connessi, esposti e pronti all’essere rintracciati e a rintracciare ci porta a tralasciare il grido “stai qui con me”

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA

 

Il video, scritto, diretto e montato dal regista Ico Fedeli con la collaborazione di Omar Taher El Zeyl per le riprese, ruota intorno a due versi del mio brano “Faccio sul Serio’, che dà anche il titolo al mio ultimo album uscito l’11 ottobre: “spostiamoci dove non prende” e “portiamoci il poco che serve”. La valigia, oggetto presente in tutte le scene che vede i 4 protagonisti coinvolti in altrettanti tentativi di contatto e comunicazione, non svela mai il suo contenuto ma lega fra di loro le 4 storie. Il poco che serve è probabilmente là dentro ben conservato e protetto. Siamo preoccupati dall’essere costantemente connessi, esposti e pronti all’essere rintracciati e a rintracciare che rischiamo di tralasciare il vero contenuto del messaggio, della sua essenza, del contenuto. Spostiamoci dove non prende, per dare una nuova sostanza al grido “stai qui con me”!

Il personaggio interpretato dall’attore Andrea Volpetti, è in attesa o di una telefonata che non arriva o di una data o ricorrenza che non ricorda o che non vuole ricordare. I “graffi di spunta” sul calendario diventano codici da decifrare per l’interprete e anche per noi che assistiamo al suo tormento. La ragazza, interpretata dall’attrice Chiara Canitano, è alle prese con le frasi di un copione per uno spettacolo che dovrà mettere in scena e confonde le frasi d’amore e di rabbia contenute nel copione stesso, con quelle di una fantomatica telefonata reale o già parte dello stesso spettacolo da mettere in scena.

L’uomo adulto, Carlo Savelli, è immerso in un ricordo lontano e scrive una cartolina da spedire alla sua amata che probabilmente non c’è più ed è solo presente nella memoria e nel ricordo (scrive “stai qui con me” e al momento di imbucare la cartolina, ha un attimo di lucidità e il gesto si blocca nel momento in cui capisce che  la persona amata non riceverà mai il messaggio scritto). Paolo Celata fa ritorno nella sua casa, dopo un viaggio di lavoro (la valigia, appunto) ma per colpa di un dubbio, di una chiamata improvvisa o di un ripensamento forse definitivo, decide di non girare la chiave fino in fondo per aprire la porta di casa e torna sui propri passi per riprendere il viaggio, il lavoro, la quotidianità, la vita stessa.

“Faccio sul serio” è anche il mio personale giuramento con “mano sul fuoco”. La speranza che si possa decidere, ogni tanto, di nasconderci e proteggerci, diventare invisibili o, al massimo, irreperibili. “Faccio sul serio” è il mio terzo album, che nasce dall’esigenza di accorpare e riunire in un solo disco le canzoni scritte e interpretate negli ultimi anni, alcune uscite solo in video su YouTube. Buona parte della produzione artistica presente nell’album, come quella di questo brano, nasce dalla collaborazione con l’arrangiatore, tastierista e amico Edoardo Petretti.

 

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