Il ritmo è quello che si balla metaforicamente tra le strade di Napoli, dove la gioia di vivere e l’estrema felicità si ritrovano faccia a faccia con povertà e problemi umani
Ho voluto in questa traccia mettermi in gioco e provare un qualcosa di inaspettato che potesse stupire l’ascoltatore, partendo dalla base e dalla voce che sono state create in tutto e per tutto sinteticamente. Il testo della canzone, il mastering, i prompt, la post produzione, l’adattamento audio sono esclusivamente realizzati da me. Il brano parla della vita tra le strade di Napoli, dove convivono situazioni sociali difficili e zone ricche e agiate ed esprime la bellezza della cultura campana, ammettendo però alcuni limiti e problemi mai risolti della società partenopea. Il ritmo dell’inferno è quello che si balla metaforicamente tra le strade di Napoli, dove la gioia di vivere e l’estrema felicità si ritrovano faccia a faccia con povertà e problemi umani. L’inferno della strada, l’inferno del vivere, ma con una forte connessione alla propria cultura e al proprio modo di essere. Il video che presento qui oggi è realizzato anch’esso totalmente con intelligenza artificiale ed inizia con una presentazione nella quale il pubblico viene avvisato di ciò. Contiene diverse scene video fotorealistiche di Napoli e alcune in versione Anime ed è interessante notare come l’A.I. riesca già oggi a creare video credibili, difficili da distinguere dalla realtà.
Per concludere penso che questa nuova tecnologia avrà un ruolo sempre più centrale nella nostra vita e renderla musica è una delle tante strade che percorrerà.
È come se oggi fosse il 1997 e l’A.I. fosse internet.