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Rue Diego: “Dignità, rispetto e umiltà sono i cardini per vivere sempre col sorriso”

Musica

Fabrizio Basso

Il giovane rapper di Scampia è stato tra i protagonisti del Red Bull 64Bars Live. I suoi brani descrivono fame, sofferenza e vita di strada: tutti elementi che, nel tempo, hanno fatto parte delle sue esperienze e di quelle dei ragazzi dello stesso quartiere, un contesto talvolta difficile ma che spinge a sperare in un futuro migliore

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Rue Diego è uno dei più giovani talenti rap partenopei, originario del complesso delle

Vele di Scampia (origine che gli vale il soprannome di Principino delle Vele) e grazie alla sua musica sta attirando l’attenzione del pubblico e dei più grandi artisti della scena rap italiana. Francesco Aiello, questo il suo nome anagrafico, è stato tra i protagonisti del Red Bull 64Bars che venerdì 4 ottobre per il terzo anno consecutivo ha portato in concerto a Scampia alcuni dei più celebrati rapper della scena italiana.

Francesco partiamo dal RedBull 64Bars Live: essere protagonista di un evento così importante a casa tua quanto ti ha emozionato e in cosa, secondo te, ha raccontato la realtà di Scampia?
E’ stata una cosa davvero importante, sentivo la responsabilità di fare bene. Nel mio quartiere sono accadute tante cose e RedBull ha dato un ulteriore stimolo. Impossibile nascondere la realtà di Scampia, chi viene a trovarmi ne resta colpito e impressionato, ci sono situazioni che portano a innamorarsi del nostro quartiere. Spero che anche l’anno prossimo si ripeta questo momento che è molto utile per i bambini che lì vivono.

In Megl si te ne vai si parla della 167, la legge sull’urbanistica, è una normativa degli anni Sessanta. In cosa ha fatto il bene e il male di Scampia?
Non è la legge in sé e per sé da commentare, per noi che stiamo qua tutto è comprensibile. Nulla ha cambiato Scampia se non le persone stesse.

Nel brano parli anche di dignità e rispetto: quanto questi valori sono importanti e quanto appartengono alla tua generazione?
Se li hai nella vita hai tutto…nella vita serve anche umiltà ma verso tutti; il rispetto deve andare in tutte le direzioni, dai grandi ai bambini dai bambini ai grandi.

In Chiu avt parli del miracolo di San Gennaro ma sottolinei che sarebbe meglio sciogliere la fame che il sangue. La musica fino a che punto può cambiare le cose?
Se va come deve riesce a cambiare la vita di molte persone. Io ho attorno un team, se vado bene io va bene lui e poi vanno bene gli amici sono circa 15 persone. Io voglio dare una mano a tutti e al mio quartiere che è in difficoltà.

Tu racconti la strada e le periferie, racconti la tua vita: ti mette tristezza vedere tuoi colleghi che raccontano situazioni simili ma non le hanno mai vissute davvero?
Molte persone lo fanno. A volte non serve viverla, basta il racconto per esserne portavoce. Io sono il portavoce della mia gente e quello che vedo e sento lo trasformo in musica.

In GOAT dici “nuje stamm chin e uai,però semp co surris mai fint”: è così che si affronta la vita?
Sì, da due mesi sono in giro e sono conscio che spesso dobbiamo arrangiarci ma sempre col sorriso stiamo, cerchiamo di non farci mancare niente e proteggiamo la famiglia.

in Vien parli di eccessi che in certi quartieri sei obbligato a condividere: per chi decide di restare c’è un futuro migliore da costruire oppure chi resta diventa figlio di un luogo e di quella cultura?
Chi viene a Scampia si innamora di quel posto nonostante le mille sfaccettature. Chi vuole la differenza la fa, come sto provando a fare io.

Ultimamente ci sono state polemiche per il dissing tra Fedez e Tony Effe. In America sono più estremi. Non credi che in Italia il concetto di dissing sia male interpretato?
Non lo so, preferisco non rispondere. O meglio ti posso dire che in Italia lo conoscono, è come in America e conosco chi lo fa: dunque chi lo conosce sa come comportarsi.

Guardando il video di Vien ho notato che si va in moto senza casco: non credi possa passare un messaggio sbagliato?
Una fotografia di quello che accade, non c’è alcun nessun messaggio negativo. Ho raccontato quello che vivo e vedo.

Che accadrà nelle prossime settimane della tua vita artistica?
Usciranno tante belle cose, l’agenda è definita ma non posso rivelare molto. Per ora ci sarà solo nuova musica per crescere ancora un po’ di più: sto in studio, mi alleno e scrivo.

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