Wayne torna con Una notte a Milano: "Questo Ep è il primo mattone di un nuovo inizio"

Musica
Valentina Clemente

Valentina Clemente

Un nuovo ep, cinque brani e tre collaborazioni. Le due date live a dicembre, insieme a tanti amici. La voglia di sperimentare che lo rende felice, perché ha capito che non vuole identificarsi in un solo genere. E la necessità di prendersi del tempo, che gli è servito per ritrovarsi: abbiamo incontrato Wayne che ci ha parlato di "Una notte a Milano", ep in uscita il 6 settembre. E gli abbiamo chiesto se, dopo gli Oasis, anche la Dark Polo Gang tornerà insieme. L'INTERVISTA

"Che succede in una notte a Milano? Eh, Milano è una città molto divertente, ma allo stesso tempo è una realtà che ti può sopraffare. Lo racconto in questi nuovi brani, lo capirete”. Wayne ha dei grandi occhiali da sole mentre mi racconta di questa sua nuova creazione, l'ep dal titolo Una notte a Milano, ma la sua felicità traspare anche attraverso le grandi lenti scure. Siamo in un locale a Milano, e l’orario è quello dell’aperitivo, un momento di aggregazione che contraddistingue la città, da sempre. E nelle notti milanesi può succedere di tutto, certo. E possono essere di ispirazione, come lo sono state per Wayne, romano trasferito all’ombra della Madonnina, che ha trascritto tutto in cinque brani, di cui tre con feat. molto speciali, ma soprattutto nuove sonorità. È sicuramente un percorso diverso rispetto al passato quando, con la Dark Polo Gang, era l’alfiere e precursore della trap in Italia. “Credo che ognuno debba sempre fare quello che si sente, senza pensarci troppo e soprattutto senza concentrarsi sul risultato. Il percorso che mi ha portato a creare questi nuovi brani è stato molto semplice: andare in studio e sperimentare. Non voglio mai rifare la stessa cosa. Sono molto contento, proprio perché faccio quello che mi piace, senza pensieri” aggiunge Wayne. 

"Una notte a Milano", cinque brani e i feat. Con Fasma, Edonico e Wax

Pochi giorni fa, nell’annunciare sui suoi canali social due date dal vivo, il 12 dicembre a Roma e il 15 a Milano, Wayne ha scritto che in alcuni momenti ha pensato di non voler più salire sul palco, buttando all’aria anni di lavoro e sacrifici. Poi, però, la passione e l’amore dei fan, che non l’hanno mai lasciato, l’hanno aiutato a superare questa fase difficile ed ora è più forte di prima. Gli chiedo se ha sentito la pressione della perfezione, e se ha pensato di lasciare tutto proprio perché essere sempre al cento per cento non è facile e non sempre possibile: "Viviamo in un periodo storico in cui bisogna sempre essere i numeri uno, e questo modo di essere spesso non mi piace. Non è proprio per me. Mi sono preso un po’ di tempo, anche per curare le mie paure, e ora sono contento. Queste due date saranno, prima di tutto, un modo per dirmi che posso andare avanti su questa strada. Non è facile crederci sempre, tornare con nuova musica. E i concerti dal vivo mi permetteranno di raccontarmi".

Come sono nati i feat. 

In questo ep ci sono tre feat., con tre amici molto diversi tra loro. Come hai scelto i tuoi compagni di viaggio?

Tutto nasce per amicizia: non sono persone che ho scelto solo per il disco, assolutamente. Fasma, Edonico e Wax, sono loro! Edonico è uno degli artisti più cool che ci sono in questo momento, e abbiamo lavorato in studio...il pezzo insieme è proprio figo! Poi di Fasma che posso dire? È un poeta. Ci siamo visti a Roma, nella sua stanza in centro: abbiamo lavorato ad alcune tracce e scelto quella che ci è piaciuta di più. A Wax, che conosco da un anno, ho fatto sentire un pezzo e mi ha detto: Bro, spacca! Ed eccoci qui, con Una notte a Milano

"Mi sono preso del tempo, è stato fondamentale"

Il tuo processo di esplorazione nella musica è iniziato tempo fa, ricordo bene anche il brano che hai realizzato con Sangiovanni, in cui si sentivano sfumature molto diverse rispetto alla trap. Poi ti sei preso del tempo, e sei rimasto in silenzio. Sentivi comunque la vicinanza dei fan?

Quando stacco, lo faccio completamente: non leggo cosa scrivono di me online, non uso i social…non mi fa bene. Non siamo portati ad ascoltare sempre tutti i commenti della gente, anche perché spesso c’è il rischio di farsi influenzare, e non fa bene. Cerco di stare con la mia famiglia e i miei amici. Quando fai questo lavoro a volti ti dimentichi di vivere, ti crei un sacco di blocchi mentali che ti fermano. Per me è stato fondamentale tornare a fare cose normali e che poi ti possono anche essere di ispirazione.

 

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"Le collane? Non le metto più, in futuro non so...Se la DPG si riunirà? Vedremo..."

"Una notte a Milano" cosa significa per Wayne?

È il primo mattone di una nuova casa. Spero che le persone ascoltino questo ep senza pregiudizi, che si ritrovino nelle storie che ho raccontano e che, prima o poi, si costruisca qualcosa insieme.

 

E le "collane patrimonio Unesco" dove sono?

Le collane? In questo momento non le metto più…voglio evitare di dover stare attento quando andare in giro: un oggetto di questo tipo è bello e brilla, ma ti crea anche qualche problema. Ora non indosso nulla di tutto questo, ma chissà in futuro se le rimetterò.

 

Si sono riuniti i fratelli Gallagher, e sembrava quasi impossibile. E la Dark Polo Gang?

Chi lo sa! Vedremo…

 

La tracklist di "Una notte a Milano"

BERLINO

BONSAI (feat. Fasma)

POLLINE (feat. Edonico)

INTERSTELLAR (feat. Wax)

UNA NOTTE A MILANO

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