La morte è stata confermata con una dichiarazione sulla pagina Facebook del musicista. Mayall, 90 anni, è morto nella sua casa in California dopo una carriera costellata di successi
John Mayall, pioniere del blues britannico e punto di riferimento in patria per quel genere musicale, è morto lunedì 22 luglio nella sua casa in California, all'età di 90 anni.
Alla sua band, i Bluesbreakers, va il merito di aver scoperto musicisti del calibro di Eric Clapton e Mick Taylor. Ma anche d'aver fatto da ponte tra il revival blues degli anni Cinquanta e il rock-blues degli anni Sessanta.
Il fiuto per il talento
Sebbene suonasse il piano, l'organo, la chitarra e l'armonica, e cantasse come voce solista nelle sue band, John Mayall si guadagnò la reputazione di "padrino del blues britannico" non tanto per il suo modo di suonare o di cantare, ma per la capacità di invididuare e perfezionare il talento di giovani chitarristi.
Nel suo periodo più produttivo, tra il 1965 e il 1969, sotto l'ala di John Mayall passarono Eric Clapton (che divenne poi un artista solista di grande successo), Peter Green, che lasciò la band di Mayall per fondare i Fleetwood Mac. E poi Mick Taylor, voluto dai Rolling Stones. Ma, questi, sono solo tre di tantissimi nomi.
Clapton, nel suo libro autobiografico uscito nel 2007, descrive suonare nei Bluesbreakers sotto la guida di Mayall come una sorta di scuola di perfezionamento musicale impegnativa ma gratificante. Dopo aver lasciato gli Yardbirds ed essersi unito alla band di John Mayall nell'aprile del 1965, "grato che qualcuno vedesse il mio valore" (cit.), Clapton si trasferì in "un minuscolo ripostiglio all'ultimo piano della casa di John", così da poter assorbire meglio i suoi insegnamenti.
E, all'unico album che i due registrarono insieme, Blues Breakers, viene ancora oggi attribuito il merito d'aver fatto esplodere il blues elettrico degli anni '60 tra i giovani d'America e d'Inghilterra.
Dall'Inghilterra alla California
John Mayall nacque a Macclesfield, in Inghilterra, il 29 novembre 1933. Dopo il servizio militare andò a lavorare presso alcune agenzie pubblicitarie e, solo quando aveva trent'anni, decise di trasferirsi a Londra per diventare un musicista a tempo pieno.
All'inizio fu difficile, tra estenuanti tour in furgone e concerti in piccoli pub. Dopo che i chitarristi di tutto il mondo notarono l’album Blues Breakers e il suo altrettanto influente seguito, A Hard Road, tutto cambiò. Arrivarono le tournée in Europa e negli Stati Uniti, arrivò la fama.
Nel 1969 si trasferì a Los Angeles, dove trascorse il resto della sua vita. E dove, lunedì 22 luglio, è morto pacificamente.