Ste pubblica l'album Romantica: "Attualizzo il passato, la cultura non va abbandonata"

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

Nei testi, ricchi di immagini che come fotografie si rifanno alla vita reale, l'artista utilizza sia la lingua napoletana che quella italiana con un sound contemporaneo dove convivono soul e atmosfere partenopee. L'INTERVISTA

Ste pubblica il nuovo EP Romantica, in collaborazione con i tre producer Endly, Rnla e Daniele Franzese. Attraverso cinque brani, Ste racconta l'amore indagando anche le difficoltà delle relazioni e la necessità di non sottostare a meccanismi  tossici. Stephani Ojemba in arte Ste è nata a Lagos (Nigeria) 28 anni fa ed è stata cresciuta da una madre single. Ad aiutare la sua famiglia e ad accompagnarla durante il suo percorso di crescita c’è stata una famiglia napoletana. La sua storia è un inno alla fiducia e all’amore, due caratteristiche che non sono mai venute a meno nella vita di Ste.

Stephani partiamo dalla storia di questo Ep e di quanto siano stati determinanti a costruire la tua identità una madre single e una famiglia napoletana.
Sono la mia infanzia, il mio periodo di formazione. Mi hanno dato una infanzia bellissima dove non ho sofferto nulla.

Solo due anni fa, con Ansia, raccontavi le tue fragilità e la tua insicurezza: oggi cosa è rimasto di quella Ste e di quella risata dissacrante che apre il video?
Un po’ è rimasto ma ho avuto la possibilità di maturare e avere più consapevolezza di me. Quella risata era un benvenuto alla futura me, il messaggio era: ora sei così ma in futuro sarai più forte. Fa parte di me ma sono maturata rispetto ad allora e a quel brano.

In T’aggio voluto bene, che racconta di un amore finito, citazioni da Reginella e Ditincello vuje: quanto la tradizione napoletana influenza il tuo lavoro?
Mi influenza abbastanza ma sento anche molto blues, cerco di fare un ritorno al passato perché sono melodie belle. Porto il passato nella mia attualità, la cultura non va abbandonata.

In Baratro dici “trovavo la pace soltanto nei sogni”: è la resa o la rivincita, ovvero partire da un sogno per trasformare la realtà? Perché anche in M’Accarizze dici “cammini dint’ e dreams every night” per cui la sensazione che tu abbia un mondo onirico molto sviluppato.
Assolutamente. È molto attiva la mia vita onirica, bello che hai trovato il contatto tra i due brani anche se parlano di due persone diverse. Baratro è il racconto di un avvenimento accaduto a una mia amica e da lì ho cercato di passare un messaggio comprensibile non solo alla vittima che subisce violenza: la  frase che hai citato rappresenta la fuga dalla realtà attraverso il nascondersi nei sogni, ovvero trovo pace quando sogno e non quando vivo. M’accarizze è una questione più personale: la domanda iniziale è il sospetto del perché mi accarezzi ora, nella seconda parte resta la domanda ma ho realizzato il perché. Però mi sta bene perché ne sono consapevole: romanticizzo quello che non va e lo accetto.

Un tema che torna spesso nei tuoi testi è quello dei ricordi: sei una accumulatrice o sai selezionarli?
So cosa voglio mantenere. A volte tendo a dimenticare, quindi quello che ricordo nel bene o nel male è radicato nella mia memoria ma non so dirti se lo porterò con me per sempre.

Oggi quando ti guardi allo specchio ti dici la frase “but look what you’ve done”?
Ogni tanto sì perché tendo a rimanere con i piedi per terra. Tendo a buttarmi giù, poi accetto gli obiettivi ma per indole tendo troppo a tenere frenata la mia fantasia.

Nella stagione dei social, dove tutto è veloce e protetto da uno schermo, quale è il valore di un romanzo rosa, riprendendo una tua citazione?
Quello di dare un fresco impatto e mandare messaggi, in ogni mio brano c’è la sfumatura di un sentimento, anche se a volte è violenza, altra accettazione, altre uno sfogo, altre ancora passione… Insomma, un po’ di cazzimma ci sta. I sentimenti che provo io sono gli stessi degli altri, io spero che una persona possa percepire il io amore e il mio dolore.

T’aggio fatto vedé: parafrasando il titolo possiamo dire che qualche sassolino dalla scarpa te lo sei tolto?
Qualcosa sì, assolutamente. Non tutti ma i primi sì.

Che accadrà nelle prossime settimane?
Ho un'estate piena di progetti, soprattutto al Sud. Poi sto lavorando ad altri brani, amo lavorare a contatto con le persone. Di fare concerti al Nord non mi è ancora capitato, oppure le proposte sono arrivate in momenti in cui ero già altrove. Ho partecipato a un evento a Milano per Radar di Spotify. Ma se arrivano richieste… valutiamo!

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