Anima Macchina, i Sxrrxwland: “Ci soffermiamo maggiormente sul presente”

Musica
Matteo  Rossini

Matteo Rossini

Crediti: Bianca Peruzzi

Osore, Tremila e Giovanni Vipra hanno fatto il loro atteso ritorno con l’album Anima Macchina: dodici tracce da ascoltare tutte d’un fiato. Li abbiamo intervistati

I Sxrrxwland sono tornati. Osore, Tremila e Giovanni Vipra si sono ritrovati per dare alla luce Anima Macchina, un progetto discografico frutto di una costante ricerca di nuove sonorità.

Sxrrxwland, è uscito il nuovo album ANIMA MACCHINA

 

A distanza di oltre quattro anni dalla pubblicazione di Osso, i Sxrrxwland hanno lanciato Anima macchina, un lavoro largamente atteso dal pubblico. I tre giovani talenti si sono riuniti per raccontare il mondo dal loro punto di vista. Osore, Tremila e Giovanni Vipra hanno celebrato la reunion con un concerto al Miami. Il 5 dicembre il collettivo artistico sarà sul palco del Fabrique di Milano. La nostra intervista. 

 

Bentornati! Com’è stato ritrovarsi?

Giovanni Vipra: “In realtà non ci siamo mai persi di vista, ad esempio Tremila ha lavorato al mix di Simpatico Solare, il disco solista che ho fatto due anni fa”.

Gino Tremila: “Chiaramente devi riprendere un po’ il bandolo della matassa, ma abbiamo una memoria emotiva esperienziale. È come con la bicicletta, una volta che riparti, vai sciolto. Ci siamo riabbracciati con background arricchiti da altre esperienze. È stato bello poterli riunire per generare qualcosa di nuovo e insieme”.

Giovanni Vipra: “Una volta che riprendi le misure personali e hai un’idea del percorso da intraprendere, hai già la strada spianata. Devi solo ritrovarti un attimo”.

 

Partiamo dall’album Anima Macchina, quando avete iniziato a lavorarci?

Gino Tremila: “Intorno al febbraio dello scorso anno”.

Giovanni Vipra:Ci siamo confrontati sul concept da affrontare e siamo partiti da quello”.

Gino Tremila: “Noi cominciamo dai concetti. Per Anima Macchina siamo partiti da un tema per sviluppare un album che snocciolasse le varie tematiche. Non ci piace affrontare gli argomenti in maniera didascalia, ma vogliamo sempre tenere a mente il terreno su cui ci stiamo muovendo. Seguiamo il discorso in maniera molto intuitiva, di pancia”.

 

Cosa rappresenta la copertina?

Gino Tremila: “Molti pensano che quello in copertina sia un CD, in realtà è un mini disc, un formato musicale annunciato come il grande cambiamento, ma in realtà durato un anno e mezzo a causa dell’arrivo degli iPod. Mi piaceva l’idea di utilizzare questo formato di riproduzione digitale ormai considerato archeologia elettronica. È un oggetto un po’ dimenticato ed esteticamente bellissimo. È la base strutturale su cui troviamo una farfalla biomeccanica che rimanda chiaramente all’anima macchina”.

 

Influenze?

Gino Tremila: “Ovviamente tutti abbiamo delle influenze, ma a noi piace cercare di proporre qualcosa di inesistente fino a quel momento. Il nostro desiderio è sempre quello di mettere al mondo qualcosa di inedito, aprire una finestra su uno nuovo scenario. Abbiamo cercato di farlo anche in questo caso, speriamo di esserci riusciti”.

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C’è un brano a cui siete più legati?

Giovanni Vipra: “Ognuno ha il proprio, è una questione di gusti. Personalmente non c’è una canzone con cui identifico il disco, non credo ci sia. A me piace Speedrun che incarna la velocità dell’anima dei Sorrowland, ma non l’ho scritta pensandola come a una traccia che racchiudesse completamente il disco”

Osore: “Io dico Flexarmi perché è il brano da cui è nato il concept della produzione musicale di questo album. È la canzone che ha tracciato la linea”

Gino Tremila: “Vado a seconda dei giorni. Oggi dico Forbici".

 

Come siete cambiati rispetto ai lavori precedenti?

Giovanni Vipra: “Ci siam detti ‘Facciamo un disco che sembri uscito nel 2030’. Ci siamo riusciti? Non lo so, ma questa è stata l’idea. Sicuramente ora abbiamo uno sguardo più critico e ci soffermiamo maggiormente sul presente”

Gino Tremila: “Nel mio caso c’è stato un cambiamento radicale. Dopo il covid ho lasciato la dimensione metropolitana per le campagne umbre. Vivere in una dimensione rurale mi ha permesso di rapportarmi con il vuoto e l’assenza degli stimoli pressanti. Ovviamente ci sono gli stimoli dell’ambiente naturale, ma non ti richiedono attenzione prepotentemente"

 

Una diversa sensibilità

Gino Tremila: “È cambiato il mio modo di rapportarmi con l’esterno”.

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