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Pino Daniele Day, Rosita Brucoli: “Ora accetto la realtà, non scappo più"

Musica

Fabrizio Basso

L’artista pugliese è innamorata di Quanno Piove che definisce una poesia di “immagini semplici fatte di silenzio”. In questo periodo è al lavoro al nuovo disco. L’INTERVISTA

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Il Pino Daniele Day ha voluto alla sua festa Rosita Brucoli, artista pugliese il cui ultimo album si intitola Camminare e Correre. Ora è al lavoro su un nuovo progetto, sta musicalmente sperimentando. Commentando la sua giornata napoletana ha detto: "Sembra di essere a casa sua, sono entrata in punta di piedi a casa sua".

Rosita partiamo da cosa significa, per te, essere protagonista di questa giornata?
E’ bellissimo, è emozionante, è entrare in punta di piedi in un mondo speciale, sembra di essere a casa sua, è emozionante. Quanno Chiove con un mio inserto e Invece no.

Quale brano di Pino Daniele porteresti su un’isola deserta?
Quanno Chiove perché è una colonna sonora del dolore, come se avesse racchiuso in una canzone tutto quello che accade dopo la pioggia, che lava via quello che è successo di brutto. Immagini semplici fatte di silenzio.

Il tuo è “un cuore duro in lotta con la testa che anche ferito non rallenta”? Quindi più pancia che testa?
Cerco di gestire entrambe ma più spesso vado di pancia, anche se mento a me stessa e faccio casini però quella sono io.

Davvero è sparito un biglietto per le Maldive? Col senno del poi è stato un bene o un male?
Un bene a questo punto! Costano troppo. Ho imparato ad accettare di più la realtà, nel bene o nel male, del posto dove sto. Cerco di non scappare più.

Buonanotte si apre con “dimmi a cosa serve la creatività”: oggi hai una risposta?
Ti dico ad avere un altro linguaggio che può essere più espressivo. A volte con la creatività scopro cose di me prima impensabili.

Quale è la “preghiera di mantide”? Ed è più una invocazione o un esorcismo liberatorio?
E’ un esorcismo. Ho fatto un gioco di parole che non so cosa significhi. Mi sono immaginata accasciata di fronte a me stessa e prego per liberarmi dal senso di angoscia.

“Tieni la mano a qualcun altro ma poi sorridi a me” è un amore proibito: ti piace “stare sul bordo” oppure vuoi tranquillità e trasparenza?
A volte mi piace stare sul bordo, oscillare tra il nascondermi e il dichiararmi. Cerco quel disequilibrio. Cerco di canalizzarlo nel miglior modo possibile perché se non lo controlli diventa disequilibrio di vita.

Ripensando a una tua stories su Instagram, ti chiedo perché tutti hanno paura dei tuoi outfit?
Non lo so. Che sia eccentrica? Ma non me ne frega più di tanto, mi diverto a mescolare i colori.

Oggi la tua vita è camminare o correre?
Sempre entrambe. In questo periodo però cammino.

Per il 2024 prometti che “a scatola chiusa non mi fido”?
No. Non voglio più essere così diffidente. Sono attenta, analizzo le situazioni ma voglio lasciarmi sorprendere.

Cosa puoi anticiparmi dell’estate in arrivo?
Sto scrivendo un nuovo disco ma non mi chiedo quando uscirà; musicalmente le cose sono cambiate ma resta il filo conduttore si Camminare e Correre. Mi piacerebbe mantenere anche un titolo speculare.

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