Elena Arcella: "Dopo avere domato le mie 1000 Voci interiori diventerò Micidiale"

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

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La giovanissima artista sta proseguedo il suo percorso di crescita e consapevolezza che sfocerà in un nuovo singolo in uscita il prossimo primo marzo. INTERVISTA

Tra melanconia, nostalgia e ricordi germoglia la musica della giovanissima artista ligure Elena Arcella. Il suo brano più recente, che è stato anche segnalato lo scorso dicembre in Singolarmente l'appuntamento su Sky TG24 con i singoli più interessanti del mese, si intitola 1000 Voci (testo e musica di Russo-Fornaro). Il prossimo primo marzo arriverà Micidiale.

Elena partiamo da 1000 voci e dalla scelta del bianco e nero per il video, che sembra in sintonia con uno stato d’animo un po’ scuro e melanconico.
Nel brano ho voluto parlare di un momento di sconforto, soprattutto interiore, e di conseguenza rendere il video in linea con la melodia perché la gente possa comprendere.

Un incipit con “il mondo ce l’ha sempre con me” non è rassicurante.
E’ la rappresentazione di un momento di tristezza anche per banalità, come dico nel testo.

Parli di voci nella testa che ti giudicano: temi i giudizi degli altri e che rapporto hai con i social?
Proprio qualche giorno fa ho ricevuto un commento negativo, ci ho pensato un po’, la ho metabolizzata e poi non la ho più calcolata. Temo il giudizio, è naturale, ma cerco di non consideralo.

Perché allontanare persone importanti quando forse ce ne è più bisogno? Oppure parli di rapporti, non importa di che tipo, ma tossici?
E’ un mio stato mentale. In particolari momenti della mia vita preferisco restare sola a riflettere. La musica mi è fondamentale per ritrovare la fiducia.

Quale è l’ultima domanda noiosa che ti sei fatta?
Pochissimo tempo fa: se sto facendo quello che desidero veramente.

E visto che ti persi in un sacco di cose quando è l’ultima volta che ti sei persa in qualcosa?
Appena qualche settimana: c’era in programma di uscire con gli amici per goderci una serata, all’ultimo momento ho preferito non andare e me ne sono pentita.

Dici “ho capito nel tempo che tutto è una scelta”. Sembra quasi che non esistano le sfumature, che, come il video, il tuo mondo sia bianco o nero.
Mi piace essere consapevole ma bisogna anche guardare il fluire del tempo e non essere necessariamente selettivi.

Nel finale però apri alla consapevolezza.
Alla fine dello sconforto penso abiti il positivo e dunque cerco il bello.

All’inizio di Metaverso sfogli un album di fotografie: che rapporto hai con i ricordi?
Sono selettiva e mi tengo strette le cose più importanti e i ricordi più belli.

E’ anche un brano sul tempo: in che epoca avresti voluto avere i 18 anni che hai oggi?
Senza dubbio negli anni Ottanta. Mi affascina quella spensieratezza che si trovava anche nelle piccole cose. Pino Daniele e il soul sono il mio mondo e in quel decennio spopolavano.

Metaverso sembra un brano di assenze, di incompletezza interiore.
Riassume la nostalgia degli anni Ottanta, c’è il racconto di una visione rispetto ai racconti dei miei genitori.

La missione per il 2024 è che quando ti cerchi ti vedi?
Devo cercare di trovare una identità. Mi chiedo spesso in cosa manco a livello artistico, se emerge la mia persona o no. Mi dà forza il fatto che i miei amici si riconoscono nei miei testi.

Che accadrà prossime settimane?
Arriva un nuovo pezzo che si intitola Micidiale: sarà bello e colorato e uscirà il primo marzo!

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