Sanremo 2024, Clara: “Prima l'educazione e poi l'arte: così si cresce"

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

©IPA/Fotogramma

Ha aperto ufficialmente il quinto Festival di Amadeus e lo ha fatto con una leggiadria unica. Il 16 febbraio uscirà il suo debut album intitolato Primo e dal 17 marzo sarà in tour: si parte da Padova. L'INTERVISTA

Una delle immagini più nitide di questo Festival (LA DIRETTA - LA SCALETTALO SPECIALE), una delle immagini che passerà alla storia, è Clara, 24 anni, che appare come una dea sul palco del Teatro Ariston per aprire l'edizione 2024 del Festival di Sanremo. Per lei è il debutto, dovrebbe tremare e forse il suo cuore è in subbuglio, ma a guardarla è fiera, elegante, leggiadra. Clara Soccini è la vera sorpresa di questo Festival. Adesso la Giulia/Crazy J di Mare Fuori (IL CAST AL FESTIVAL) è un po' appannata perché la cantante ha preso il sopravvento. Il 16 febbraio esce il suo album di debutto che si intitola Primo e da marzo va in tour: parte a Padova il 17 marzo. Nell'attesa si diverte a Sanremo.

Clara, partiamo dalle prime sensazioni, a cominciare dall'essere stata colei che ha aperto il Festival.
Essere la prima a salire sul palco è stata una responsabilità, avevo tutta la famiglia in attesa. Ma è stato soprattutto un onore. Nel mio passato ci sono l'atletica e il pattinaggio e dunque sono abituata a dare tutto in tre minuti per convincere il pubblico. Ho portato al Festival me stessa e sono felice per l'outfit, il trucco e la performance. Nella serata di mercoledì mi sono sentita più leggera.

Diamanti Grezzi è un brano di identità e motivazionale molto forte: ti senti parte di una generazione smarrita o di una generazione pronta a fare il suo per cambiare la società?
Abbiamo meno tabù nel parlare. Se penso ai racconti di mia madre e di mio nonno, lui nato nel 1923, ci sono molte cose nascoste: hanno attraversato la guerra ma anche una stagione aurea della vita in cui era carente la libertà d'espressione. Ecco, ti dico che il Festival è bello per le varietà che offre.

Le persone che in amore sono un po’ troppo sfacciate si spezzano sempre le ali o qualche volta volano?
L'amore è una slot machine: spesso si perde e si incontrano periodi di sofferenza anche quando dura per sempre.

I tuoi diamanti grezzi sono la versione moderna del verso di Fabrizio De Andrè “dai diamanti non nasce niente dal letame nascono i fiori”?
Ci sta. Dal diamante perfetto non nasce nulla e il mio è grezzo, il concime sembra brutto ma è fonte di vita. Non ci avevo pensato ma, ripeto, ci sta questa lettura.

Nel testo parli di fare a meno di parole che quando si schiantano lasciano il segno… Io dico che ci vorrebbero parole che lasciano il segno come le tue: ti senti responsabilizzata quando scrivi? Avere vinto il Premio Lunezia Sanremo Giovani per il miglior  brano musical-letterario è sintomo di attenzione culturale?
L'educazione deve arrivare prima dell'arte: c'è chi guarda e chi ascolta. In Italia la sensibilità non è così forte, a volte ci sono cose che ci vengono spacciate in un modo e sono diverse dalla realtà.

Diamanti Grezzi posso considerarla la continuazione ideale di Boulevard visto che già lì dicevi nessuno si salva da solo?
Dopo Cicatrice, che era una storia personale, ho scelto di raccontare una storia che per quanto possa riguardarmi è una esperienza di vita con un afflato universale.

Chi è oggi, qui a Sanremo, la ragazza che nell’incipit di Boulevard è scappata dalla provincia?
È una ragazza più matura che affronta la vita in modo differente. Resta però cocciuta e testarda.

Usi, sempre nella stessa frase, la parola "quella" per indicare la provincia: perché ne esistono tante?
Per me è la più importante, ci ho attraversato la mia adolescenza, poi mi sono trasferita a Varese che per me era una città. Comunque sì, per me la provincia è... quella!

Pensando a Cicatrice, nei tuoi testi torna spesso il tema del tempo: lo sai gestire? È sempre tanto o sempre poco? Sei una donna on time?
Sono una donna quadrata che teme la fretta. Oggi, e mia mamma me lo sottolinea spesso, la società va molto di fretta, non ci si sofferma più sulla quotidianità. Sai qui a Sanremo ho deciso di vivere ogni momento e di godermelo.

Sempre in Cicatrice parli di fotografie e di ricordi: hai una memoria selettiva? Sai perdonare? Oppure ricordi tutto?
Diciamo che faccio fatica a lasciare correre. Anni fa un'amicizia importante è finita per un comportamento scorretto. Oggi c'è chi mi ricorda che eravamo piccole, che certe cose possono capitare ma io non riesco a perdonare. Le cose possono cambiare ma certe realtà non possono tornare.

Per il 2024 prometti… basta cicatrici che non fanno più dormire? Lanciamo l’intento?
Sul finale del brano volevo lanciare un messaggio positivo. Va bene, lanciamolo!

Infine ti chiedo cosa puoi anticiparmi dei tuoi live e dell'album in arrivo, che si intitola Primo?
Il disco conterrà brani più personali, ho una propopensione verso la melanconia. Uscirà il 16 febbraio. Il tour mi elettrizza, non ne ho mai fatto uno con la mia band, solo ospitate. È la prima volta e non vedo l'ora!

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