Svegliaginevra, l'album è Nessun Dramma: "L'amore può fare male ma viviamolo comunque"

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

La cantautrice conferma la sua personalità artistica dalle sfumature pop romantiche, raccontando l'amore in tutte le sue forme, mettendosi in gioco e mostrando le sue fragilità. L'INTERVISTA

Nessun Dramma è il nuovo album di svegliaginevra. E' una raccolta musicale di 12 storie d’amore riassunte sotto un unico mantra Nessun dramma. La cantautrice riunisce aneddoti di vita apparentemente drammatici che nascondono, in realtà, preziose lezioni da assimilare nel proprio bagaglio personale. L’album evidenzia la maturità emotiva dell’artista che, con consapevolezza, riconosce il carattere provvisorio degli stati d’animo vissuti, ne fa tesoro e lo tramuta in canzoni dal pop intimo ed elegante.

Ginevra partiamo dalla storia dell’album: Nessun Dramma perché la vita non ha una logica?
Si tendenzialmente è. E’ il mio consiglio a chi si trova in difficoltà, spesso è difficile rendersi conto che bisogna cambiare punti di vista e che le cose crudeli ci possono fare cambiare idea. Personalmente fatico a seguirla questa filosofia ma la predico bene per gli amici.

Alla fine di ogni estate continui a non avere nessun tipo di idea e di voglia di vacanza? Totale atarassia? Sai che la fame come quella di un’ape mi ha ricordato la piccola ape furibonda di Alda Merini?
Amo Alda Merini ma in questo caso l’immagine dell’ape mi è venuta in mente per raccontare l’apatia che arriva dopo la fine di un rapporto, ovvero quella difficoltà che ti porta a sentirti come un’ape attirata da un qualcosa che può anche ucciderti. Va associata alla voglia di niente che di solito accompagna quelle fasi della vita.

Una lacrima è sufficiente a fare a meno di noi?
Secondo me no però ci sono momenti in cui una lacrima deve rappresentare la fine, dobbiamo accettare che non possiamo avere controllo su tutto e i segnali del corpo ci indicano la soluzione.

Ghiaccio mi trasmette la sensazione dell’ignavia: non vorrei ma non posso bensì vorrei ma non rischio. La paura della delusione è prioritaria sul rischio di fallimento amoroso?
La ho scritta per un concetto che va oltre l’amore virtuale, parlo di una generazione che fatica a vivere le cose e tende a procrastinare, a non viverle perché parte di una società che corre troppo. Tutto è a disposizione e dunque non ci godiamo nulla. L’amore virtuale è il simbolo di una generazione, l’attesa prevale sul resto.

A proposito di Sole Cose Stupide…sei sicura che d’amore non si muore?
Si muore eccome. La canzone simboleggia la speranza, invita a ricordarsi di affrontare la vita in maniera leggera. Sappiamo che si muore ma viviamolo comunque, questo il messaggio.

Se io ti dico Per Sempre dimmi una cosa che vorresti durasse per sempre.
Spero la mia musica. Vivo per lei e spero resti una costante della mia vita.

Più facile rinunciare al cd degli Strokes o ai punti della Coop? Per altro la Coop ti ha contattato per un jingle?
Spero che la citazione mi porti più punti. Rinuncerei comunque a loro perché serve sempre il margine di soldi: ho puntato il set di asciugamani ma servono punti più euro. Comunque resta un momento quotidiano di condivisione quello dei punti, un atto quotidiano come condividere casa e letto.

Per ritrovarsi in due nell’universo e stare bene, l’elemento discriminante è il peso della verità?
Bisogna convivere con la verità mentre spesso tendiamo a offuscarla perché crediamo che nascondendola tutto sia più facile. La verità va accettata, è la vita. E’ ispirata da Prendila Così di Lucio Battisti.

Le tue Sirene non incantano ma spariscono: perché?
Nel covid a Roma vivevo vicino all’ospedale che è sulla Tiburtina e in quel brutto periodo si sentivano solo le sirene delle ambulanze. Quel periodo ha influito sulla scrittura e ho associato quel suono a ai ricordi di una certa tensione che tornano in mente.

Stare con te e il suo resta qui con me trasmettono la sensazione che tu abbia un problema col tempo: o sono solo paranoie?
Mi chiamo Svegliaginevra proprio per la problematica di gestire il tempo, ho amici che mi ricordano che giorno della settimana è. Ma quel resta qui con me è riferito a chi ascolta e ascolterà il pezzo. Parlo di amore, empatia, di circondarsi di persone che fanno stare bene, così quando ci sono disperazione e panico ovvero paranoie c’è un appoggio; amarsi è importantissimo.

Alla Fine di tutto che differenza c’è tra è santo venerdì e il venerdì santo?
Omaggiamo il venerdì che l’inizio del weekend. Potevo però essere più cattiva, è un venerdì di rabbia.

Tra non mi parlare d’amore e amore non mi parlare che differenza c’è?
E’ un gioco di parole cercato, spesso l’amore non basta per tenere in piedi una relazione, ma poi la frase si addolcisce con quel comunque ti amo e voglio affrontare la cosa con te. Non è solo positivo o negativo, in questi momenti c’è confusione mentale.

“Non sono l’unica nemmeno l’ultima che dormirà con te”: è la fine del sogno che esista un principe azzurro?
Non c’è mai stato. Nella vita sogno, nelle canzoni sono concreta. Sottolineo che non sarò l’unica donna della tua vita ma ora lo sono e affrontiamo la situazione insieme.

Quante volte hai usato la chitarra per urlare in faccia a qualcuno tutto quello che non ti basta?
Tutti i giorni. Attraverso la chitarra esce tutto quello che ho in testa.

Che accadrà nelle prossime settimane?
Dopo l’uscita ci saranno due date speciali, il 24 novembre a Milano e il 13 dicembre a Roma per iniziare a raccontare questo progetto di 12 canzoni. Un tour più organico arriverà nel 2024.

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