Beatrice Quinta: "Nessuno vince in amore e io se posso scegliere sono quella che scappa"

Beatrice partiamo da Manette: perché è il singolo dell’autunno e perché il feat con Villabanks?
E’ un pezzo che mi è cresciuto un po’ addosso, più lo ascoltavo e più era un mix tra i miei suoni e una musica consapevole che accompagnerà i miei prossimi pezzi. Con Villabanks affrontiamo argomenti simili ma con un linguaggio diverso.
“Tu vuoi qualcuno che un po’ ti capisce”: è abbastanza in amore oppure quell’un po’ è accontentarsi?
Un po’ significa che non bisogna capire per forza ma se c’è amore bisogna assolutamente provare a capirsi.
Oggi le manette sono quello che fino a qualche tempo fa erano i lucchetti attaccati a Ponte Milvio e altri luoghi d’Italia?
E’ una bella lettura, non ci avevo pensato. Come metafora totalmente, ma con le manette la questione si fa più sexy perché si collegano a un immaginario più erotico e sensuale.
In amore vince chi fugge perché poi è più elettrico poi farsi riprendere e lasciarsi andare?
In amore non vince nessuno ma se devo scegliere scappo perché sono una insicura cronica, sono stata lasciata troppe volte dunque fuggo io.
“Odio le promesse perché nessuno sa mantenerle”: tu le mantieni?
Ci provo, mi sforzo, ma sono sincera quando dico che non ne faccio. Non voglio deludere perché con le promesse si creano le aspettative che sono un elemento ostico. Abbiamo l’ambizione di leggere le promesse come decidiamo noi e poi se arrivano in modo diverso ci si resta male.
Ti scrivono sempre di notte cose sconce?
Ma magari. Di certo no da chi non mi conosce. Comunque in questo periodo no ma in passato ne ricevute e ne ho scritte.
Le mamme hanno sempre ragione?
La mia sì. In qualunque tipo di declinazione, da una madre devi imparare, fidarti di quello che ti dice. Lo fanno per esperienza, hanno vissuto di più.
“Qualcuno poi va qualcuno rimane”: se oggi dovessi fare un bilancio emotivo sono più quelli che sono andati o che sono rimasti?
Quelli che sono rimasti e lo dico con orgoglio. Le persone a cui tengo non se ne sono mai andate. Sono riuscita a mantenere una rete di affetti molto stretta.
Consigli per chi oggi sta facendo X Factor?
Ricordatevi perché avete scelto di farlo e pensateci prima di salire sul palco. E’ comunque impegnativo, quando sei nel turbine devi avere forza di volontà. Non è un percorso mentalmente facile, devi essere bravo a saperlo gestire.
Il tuo armadio è ordinato? E quale è il capo d’abbigliamento che occupa più spazio? Quello cui davanti a una vetrina non sai dire no?
E’ la cosa più disordinata che io abbia. I trucchi sono le cose che occupano più spazio. E poi le scarpe con i tacchi non sono mai abbastanza.
Alla fine possiamo dire, ripensando a Paulette, che hai smesso di far finta di esistere e non stai più fuori a implorare pietà?
Si. Pensavo di averlo nascosto come pezzo, è vecchio. A volte sono ancora fuori che imploro nei confronti di me stessa. Ero, sono così dentro la mia musica…avevo 16, 17 anni quando ho scritto quella canzone. E’ un prendersi cura di me, è la solitudine, è implorare di avere qualcuno; oggi nella scrittura parlo a me stessa, e ciò mi aiuta a non razionalizzare e a romanzare i pensieri.§
Che accadrà nelle prossime settimane? Avremo un Showcase Winter Tour?
Tornerò presto live, ma ci saranno pure tante novità da qui a Natale.
E dopo Natale potrebbe esserci il Festival di Sanremo?
Sono scaramantica e non ipotizzo nulla basandomi sulle aspettative. Ciò detto chi non lo sogna quel palco?

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