Il brano è un nuovo tassello del mosaico Euphonia Suite, il format che consente all'artista di giocare con la musica, improvvisando con grandi musicisti
IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA
Volevo che il video di Patrizia seguisse e testimoniasse lo spirito di improvvisazione e di gioco che anima il progetto Euphonia. Ma filmare e registrare sono momenti antitetici. La musica richiede silenzio, rilassatezza e flow. Il video invece implica luci abbaglianti, invadenza e recitazione. Ho perciò deciso di affidare le riprese ad un video maker che fosse anche un musicista.
Franchino Cristaldi è uno dei migliori bassisti italiani e conosce bene le dinamiche in studio ed ha perciò deciso di filmare tutto, ma con un poco invasivo telefonino a 4K, per riprodurre con tocco lieve l’atmosfera sognante della session e del testo. Patrizia è un nuovo tassello del mosaico Euphonia Suite, il format che mi consente di giocare con la musica, improvvisando con grandi musicisti. Per destrutturare sua natura vagamente barocca abbiamo ascoltato una sonata di Scarlatti e da lì Mirko Signorile è partito con il flusso. All’inciso poi, ci abbandoniamo a una sognante brezza cubana. Dal basso in levare di Giuvazza, Raffaele Casarano decolla con un sax che sembra sfiorare il cielo. Su tutto io canto quasi in trance. La take di voce è la prima, registrata con la base.
Patrizia entrerà nella suite Euphonia anche dal vivo. Il mutamento continuo è nella natura di questo progetto. Appena un brano tende a cristallizzarsi e sento che ne sto perdendo il senso profondo, lo sostituisco, magari solo per un po’… Perché in Euphonia lo scopo è il senso.