Stefano Attuario, le fragilità della vita sono Liberi Respiri: il video

Musica

Il brano narra come i sentimenti vadano in pezzi con il passare del tempo rendendo la situazione stagnante, senza sbocchi, complice anche una maschera che indossiamo. La regia è di Lory Muratti

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA

Ho provato ad immaginare la fragilità, i sentimenti, le parole, i pensieri che accompagnano la mente prima dell’estremo gesto: il suicidio. A immaginare quali sono i motivi, le paure, i risentimenti, le domande che non trovano risposta. Risposte che, invece, dovrebbe dare chi rimane. Da questi presupposti, in una notte, ho scritto “Liberi Respiri". Sentivo la necessità di scrivere questo brano, che parla della bellezza e della fragilità della vita, dell’amore e della perdita. Il testo narra come i sentimenti vadano in pezzi con il passare del tempo rendendo la situazione stagnante, senza sbocchi, complice una maschera che indossiamo quando cerchiamo di nascondere la disperazione. Il brano si può dividere in due sezioni; la prima è poetica, sentimentale, quasi parlata, ma mostra allo stesso tempo la fragilità del rapporto. La seconda, il ritornello, è violenta, e mostra tutta la disperazione di chi è pronto all’estremo gesto. Si auspica una fine, purché porti finalmente alla pace.

Ho l’onore di duettare con un ospite d’eccezione, Ray Heffernan, noto per essere l'artista e autore di alcuni successi internazionali, tra cui "Angel" di Robbie Williams, che ha contribuito, sentendosi coinvolto emotivamente a questo argomento, con il suo talento e sensibilità, scrivendo e cantando una strofa, impreziosendo il brano con la sua empatia. Abbiamo duettato in italiano ed inglese, è stata un’emozione incredibile, unica. Proposi il brano a Ray e, dalla sua sensibilità, abbiamo compreso che il tema ci rendeva complici. In studio, Max Zanotti, propose dei sontuosi arrangiamenti orchestrali, i quali, davano magia alla canzone.

Per la regia video e per l’immagine di copertina, mi sono affidato a Lory Muratti, costruendo una nuova opera visiva. Orgoglioso di questo sodalizio tra il suo approccio visionario e fuori dal coro come regista, che si intersecano con i temi profondi, affrontati nel mio progetto musicale. E’ da queste collaborazioni artistiche che rendono il brano un dialogo con i ricordi di coloro che ci hanno lasciato, una consapevolezza della fragilità umana, che invita a riflettere sulla complessità delle emozioni. È da questi presupposti che Lory Muratti, parte per costruire una nuova opera visiva. Lo stesso regista spiega che, Attuario si muove all'interno del video insieme all'ospite internazionale Ray Heffernan e all'attrice Miriam Vangelista, scelta nuovamente per interpretare il ruolo di “presenza”, di “angelo e demone” e di “tramite” nel dialogo che i due protagonisti instaurano cercando di parlare in realtà con chi non è più fra loro.

Con questo videoclip desideravo ricostruire la disarmante sensazione di pace che può provare chi si trova a osservare la vita dalle vetrate di un “giardino d'inverno” inglese dove il tempo si è fermato nel cuore di una stagione di mezzo, nel bel mezzo della primavera. Momento privilegiato per pensare a chi ci ha lasciato osservando al contempo la vita che riprende a muoversi e guardando con occhi nuovi il mondo che rinasce dalla terra che pensavamo morta. Grazie Lory Muratti, Max Zanotti, Miriam Vangelista, Ray Heffernan, Carlo Martegani, Silvana e Opificio di Novara per la location. 

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