Marrageddon Festival, la celebrazione dell'hip hop italiano: che spettacolo, Marracash!

Musica
Valentina Clemente

Valentina Clemente

Getty / Francesco Prandoni

Ambizioso, voluto, riuscito: la prima data di Marrageddon Fest (la prossima è Napoli il 30 settembre) è la celebrazione dell’hip hop. Marracash stratosferico cerimoniere, perfetto direttore artistico con 84mila persone davanti: mai successo prima. L’unica in Italia, l’unica in grado di riunione il meglio dell’hip hop del nostro paese. Insieme a MarraKing, Guè, Salmo, Fabri Fibra, Shiva, Paki, Anna, Miles, Kid Yugi e, a sorpresa, Nerone, Ensi, Noyz Narcos, Tedua, Lazza, Madame, Blanco e Mahmood. Apre Dj Wad 

Marracash?! No, MarraKing

Marracash?! No, MarraKing. Dell’hip hop italiano, punto. Coraggioso ma consapevole che questa sarebbe stata un’occasione unica e soprattutto importantissima per questo genere musicale. Per far capire a tutti che l’hip hop italiano è vivo e ha dei talenti straordinari. Da chi lo racconta e lo diffonde attraverso la radio e la musica stessa, come Michele Wad Caporosso di Radio Deejay che ha aperto il Marrageddon Festival e che, ogni giorno nel suo programma “Say Waaad”, diffonde l’hip hop. A chi, come gli artisti che sono saliti sul palco prima dello show di Marracash (come Salmo, Fabri Fibra, Shiva, Paki, Anna, Miles, Kid Yugi e, a sorpresa, Noyz Narcos, Nerone, Ensi, Artie 5ive, Tedua, Nerissima Serpe e Tony Boy). Ma anche a chi ha cantato con lui, a partire da Gué, Salmo, Paky, Blanco, Madame, Mahmood e Lazza (arrivati a sorpresa). È stata una festa, dell’hip hop e con l’hip hop, quello italiano, che ha Talento (con la t maiuscola). E che sia solo l’inizio, perché questo festival deve assolutamente avere più edizioni, e non fermarsi al 2023.

Welcome to Marrageddon

La voglia di esserci era così forte che neanche un temporale pomeridiano ha bloccato i primi arrivati al Marrageddon Festival: alle 15.00 erano già tantissimi, ma nel corso della serata erano 84mila le persone arrivate all’Ippodromo Snai La Maura per la festa di Marracash e dell’hip hop italiano, con tanti amici ma soprattutto artisti che, nel nostro paese, stanno facendo la differenza. E quale miglior occasione se non questa per celebrare i 50 anni dell’hip hop?! Marra ha scommesso su questo progetto ed è stato lungimirante, coraggioso, forse un po’ incosciente, ma assolutamente perfetto. Come il suo show.

È Marracash, bellezza!

Un perfetto racconto della sua carriera, dalle origini alle evoluzioni, alle collaborazioni e alla capacità di scegliere con chi scrivere e cantare. Non è un caso se era attesissimo anche Guè e “Santeria”, album di Marra e Guè del 2016, ma mai così attuale. Come del resto gli artisti annunciati che hanno cantato prima di lui.

MarraClassico

Lo show di Marracash, però, parte da un MarraClassico, ovvero “Badamum Cha Cha”: è Marracash del 2008, con i suoi elefanti (ma questa volta sono virtuali, anche perché non siamo in Barona) e la sua energia. Accompagnato da un corpo di ballo perfettamente integrato con la sua musica e i suoi movimenti (mai invasivo), Marracash dà ufficialmente il via alle danze. E che danze. Ritmi senza sosta, ma lui – alla fine – è proprio il “King del rap”, come la canzone che intona poco dopo, a cui seguono Didinò, Popolare e Nuovo Papa. Poi la prima sorpresa: ecco Salmo.

 

Italian rapper Marracash during “Persone” tour. Unipol Arena, Bologna, Italy, October 15, 2022 - photo Michele Nucci

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“Grazie Marra, ma ti rendi conto di quello che hai fatto?!”

Sulle note di “A volte esagero” Salmo torna sul palco, dopo aver cantato poco prima dell’inizio del live di Marracash, uno spazio a dir poco esplosivo…ma si sa, Salmo dal vivo dà veramente il meglio, ha un’energia che è difficile da spiegare a parole, bisogna viverla. I due, insieme?! Un lanciafiamme di bravura. E l’aspetto ancora più bello è che tra loro due c’è stima, rispetto e affetto. Non mancano mai di ringraziarsi a vicenda, e Salmo si rivolge a Marra dicendo: “Grazie fratello, ti rendi conto di quello che hai fatto?!” tra l’incredulo e l’entusiasta nel vedere 84mila persone lì, per loro.

Poi è tempo di “Rapper criminale” e sugli schermi compare anche Baby Gang. Al termine della canzone Marracash lo ringrazia e dice: “Baby Gang non è qui per alcuni problemi giudiziari. Ma mi raccomando: non giudicate mai la vita degli altri se non ci siete dentro”. Qualche istante e Marra dedica “Bastavano le briciole” a tutti i figli di immigrati, mentre scorrono foto della sua famiglia e di lui, da piccolo.

La prima parte di Marrageddon si conclude con una versione inedita di “Niente canzoni d’amore”: “Questa è una versione inedita. L’hanno cantata tanti artisti, ma questa sera ci sarà solo la mia voce”. Il risultato?! Brividi.

 

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Santeria, Marra & Gué

Si torna al 2016, con quella “Santeria” che ha fatto la storia. L’aveva annunciato e l’ha promesso: sul palco di Marrageddon, con Marracash, arriva Gué per cantare insieme proprio quell’album.

Si parte con “Money”, poi “Nulla accade”, “Cashmere” e “Salvador Dali”. Poi un’introduzione per il brano successivo: “Fratello, questa canzone è in classifica da anni…è uscita sette anni fa ma è attualissima” dice Marracash. Parte “Insta Lova”, e sugli schermi si vedono immagini mani e cellulari. Ma, se ci pensiamo, oggi – ancor più del 2016 – “è l’era dello sharing, fratello!”. Felici di condividere lo stesso palco per un’occasione così speciale, Marra e Gué riescono a portare in scena anche due scooter quando partono le note di “Scooteroni”, poi “Brivido” e la chiusura con “Love”, brano del 2021 e parte dell’album “Noi, loro, gli altri”, premio Tenco come Miglior album in assoluto, nel 2022.

È tempo di saluti, Gué e Marra si abbracciano: “Ti voglio bene, fratello” dice l’uno all’altro. 

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Non c’è storia per nessuno

La terza parte di Marrageddon inizia con “Io” cantata da un bravissimo Mahmood, che regala brividi con la sua voce e la sua meraviglia. Mahmood che resta sul palco per “Crazy Love” e Marra lo ringrazia di cuore. Una terza parte che vede Marracash esordire con “Body parts” appeso in alto, per poi scendere e continuare il live, come se nulla fosse accaduto. È il talento, bellezza. Con “Pagliaccio” c’è anche il tenore Cristobal Campos, mentre sulle note di “Nemesi” si intravede Blanco entrare, per poi esplodere nella canzone. È bellissimo come tutti questi artisti che Marra ha voluto con sé sul palco ci tengano a ringraziarlo per questa opportunità e per aver preso parte a un evento che, ufficialmente, è già nella storia. L’eleganza di Madame si vede e si sente quando condivide il palco con King Marracash per “Madame – L’anima”. Per “Sport”, brano del 2020, arrivano Paky e Lazza. La chiusura è con “Crudelia”, la ciliegina sulla torta è “64 bars”, che chiude la data a Milano di Marrageddon. Si replica il 30 settembre a Napoli. Andateci, è un’esperienza unica.

 

 

 

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La scaletta

Intro – Badamum Cha Cha

King del rap

Didinò

Popolare – Nuovo Papa

A volte esagero – Salmo

Rapper criminale

Bastavano le briciole

Sabbie mobili

Catatonica – Fino a qui tutto bene

Peso

Niente canzoni d’amore – Outro

 

Intro Santeria – Guè

Money

Nulla accade

Cashmere

Salvador Dali

Instalova

Senicar

Smith & Wesson

Qualcosa in cui credere

Quasi amici – Scooteroni

Brivido

Love

 

Io – Mahmood

Body parts

Crazy Love

Bravi a cadere

Pagliaccio – con il tenore Cristobal Campos

Cosplayer

Nemesi – con Blanco

Laurea ad honorem

Dubbi

Madame - L’anima con Madame

Supreme

Sport – con Lazza e Paky

Cridelia

64 Bars

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