Il sindacato dei musicisti egiziani avrebbe revocato il permesso dell'esibizione del 28 luglio perché considerata pericolosa e in contrasto con la cultura del Paese, ma l'organizzatore Live Nation ha smentito la notizia
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Una delle sette meraviglie del mondo antico, le Piramidi di Giza, in Egitto, potrebbe ospitare il concerto di Travis Scott, ma lo spettacolo rischia di essere cancellato. Il sindacato dei musicisti egiziani avrebbe infatti revocato il permesso per l’evento, organizzato dal rapper statunitense il 28 luglio e andato sold-out in soli trenta minuti, perché “contraddice l’identità della cultura egiziana”. Come dichiarato dal portavoce Mohamed Abdullah, il sindacato “si impegna a preservare la sicurezza e la stabilità della nostra amata patria e rifiuta ogni azione che va contro i suoi valori sociali” e, dopo un accurato esame dei contenuti social, avrebbe notato nei concerti di Scott “strani rituali” in contraddizione con “i nostri autentici valori e tradizioni”. Inoltre, tra le assolute priorità del sindacato rientrerebbe anche quella di “garantire la sicurezza e la protezione del pubblico”, invece probabilmente messe in dubbio dopo la tragedia avvenuta nel 2021 all’Astroworld Festival di Houston, in Texas, dove dieci persone hanno perso la vita sotto il palco proprio durante l’esibizione di Scott, che però lo scorso giugno ha scampato ogni incriminazione.
LA SMENTITA
Come spiegato da Pitchfork, non è chiaro se il sindacato detenga l’autorità per impedire il concerto, ma come riportato dal Los Angeles Times, nel 2017 l’autorità aveva vietato l’esibizione del gruppo indie rock libanese Mashrou’ Leila a Il Cairo dopo che uno spettatore aveva sventolato una bandiera arcobaleno. Finora, il promotore del concerto Live Nation ha smentito la revoca del permesso. “Non ci sono stati cambiamenti allo spettacolo di Travis Scott in Egitto; ogni segnalazione contraria è falsa. Non vediamo l’ora di celebrare Utopia con voi in Egitto!” ha annunciato citando l’ultimo album del rapper, prodotto a cinque anni di distanza dal precedente Astroworld.