Madame in concerto a Parma racconta una vita che non ha paure

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

Un'ora e mezzo sul suggestivo palco costruito nel Parco Ducale della città emiliana per questa giovane artista che libera, nei suoi testi, tutta la polvere che siamo usi nascondere sotto i tappeti delle nostre coscienze e del nostro perbenismo. IL RACCONTO

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Non ci sono gabbie quando sul palco sale Madame. Il suo concerto è un'oasi di libertà. È il mondo come dovrebbe essere, dove ognuno è libero di pensare ciò in cui crede, di amare chi davvero ama, di emozionarsi anche quando le canzoni sono dure (e ce ne sono, vi assicuro) e anche di indignarsi, educatamente, quando le proprie idee non collimano con quelle che esondano dal palco. Il parco Ducale di Parma freme nell'attesa che Francesca Calearo, 21 anni, appaia on stage. Sono da poco scivolate via le 21 quando inizia il suo racconto in musica. Il pubblico è eterogeneo, in lei non si riconoscono solo gli adolescenti, i coetanei e i trentenni. Le sue parole arrivano dirette pure agli adulti. Hanno la ruvidezza dei ragazzi di vita di Pierpaolo Pasolini, hanno il disincanto di certe poesie di Alda Merini, hanno lo slang contemporaneo e quelle che il vocabolario definisce "parolacce" hanno trovato la residenza nei suoi testi.

Madame a Parma

Madame utilizza il palco col senso del movimento e degli spazi di un teatro. Anche la sua postura ha un qualcosa di scenico poiché quello che offre va oltre l'idea di concerto, è una esperienza. Canzoni quali Nimpha, Clito, Vergogna e l'ormai epica ed epocale Sciccherie sono canzoni che tolgono il fiato. La sua voce spalma su di loro una patina ruvidezza che le rende ancora più efficaci. È tenera quando chiede se ci sono dei bambini tra il pubblico, visti i temi e una cruda verbosità, è romantica quando dice che le fa strano iniziare un live con ancora un po' di luce a rischiarare il parco, è sfacciata quando raccoglie i reggiseni che volano sul palco e legge i messaggi esposti dai fan, è (ancora più) speciale quando lancia il momento "confessionale", ovvero offre ad alcune persone l'opportunità di confessare un loro segreto nascosto: ci sono, tra gli altri, una donna che racconta un momento proibito vissuto in una macchina, una signora che rivela che dopo un turbamento saffico onirico ora ha un ex marito e una compagna e infine un quasi adolescente che ammette di avere provato a fumare e gli è pure piaciuto. Risate e applausi, ma anche prese di coscienza, in questo siparietto che interrompe per qualche minuto il flusso sonoro. Il bene nel male la canzone più cantata e Babaganoush la grande assente dalla scaletta seppur invocata dai fan. In America hanno Patty Smith, la potessa del Rock, noi abbiamo Madame, la poetessa del risveglio delle coscienze.

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