Nella serata del 25 giugno il re del pop, che ha entusiasmato i fan con grandi successi come Rocket Man, ha omaggiato George Michael nel giorno del suo 60º compleanno e ha accolto sul palco ospiti a sorpresa, incluso il frontman di The Killers Brandon Flowers
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Sotto il palco Pyramid il pubblico del Festival di Glastonbury, rilucente di paillettes, ha levato gli occhi verso i fuochi d’artificio esplosi nel cielo alla fine dell’ultimo concerto nel Regno Unito di Elton John, le note di Rocket Man ad accarezzare gli animi. Nella serata del 25 giugno il musicista britannico, che ha aperto l’evento con la cover di Pinball Wizard di The Who, ha entusiasmato i fan con un set costellato di grandi successi della sua carriera, omaggi e ospiti a sorpresa.
I DUETTI
Elton John ha introdotto il primo ospite, Brandon Flowers, frontman di The Killers, che ha incontrato per la prima volta nel 2005 a Las Vegas. “È venuto nella mia suite d’albergo per farmi ascoltare il primo album della sua band, che si chiamava Hot Fuss” ha raccontato il musicista. Da allora i due hanno stretto un legame di amicizia, “e lui è stata la prima persona a cui ho pensato di chiedere di venire e cantare con me, anche se ha suonato a Glastonbury sei volte con The Killers”. Nel corso della serata John ha duettato anche con la cantautrice e modella giapponese Rina Sawayama nel brano Don't Go Breaking My Heart, da lui in precedenza cantato con Kiki Dee, e con il ventenne cantautore di Nashville Stephen Sanchez, un ragazzo che ha stupito il re del pop sin dal primo ascolto avvenuto in una radio in America. Poco prima Jacob Lusk, frontman dei Gabriels, ha interpretato per la prima volta dopo anni insieme al London Community Gospel Choir Are You Ready For Love?, brano degli anni Settanta riportato in cima alle classifiche britanniche nei primi anni Duemila grazie alla nuova versione del dj Fatboy Slim.
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LA DEDICA A GEORGE MICHAEL
Durante il concerto John ha anche rivolto un commovente omaggio a George Michael, il frontman degli Wham! che proprio il 25 giugno avrebbe compiuto 60 anni. Prima di esibirsi nel brano Don’t Let The Sun Go Down On Me, il re del pop ha definito Michael non solo “uno dei più fantastici cantanti, cantautori, artisti del Regno Unito”, ma anche “mio amico, un’ispirazione”. Mentre le immagini dell'artista scomparso scorrevano sullo sfondo, John ha espresso la volontà di “dedicare questa canzone alla sua memoria, e a tutta la musica che ci ha lasciato che è così meravigliosa”.
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I RINGRAZIAMENTI AI FAN
Nel finale della performance, John ha ringraziato i fedelissimi fan: “Mi fate sentire così felice, mi fate sentire amato. Voglio anche ringraziarvi per 52 anni di incredibile amore e lealtà che mi avete mostrato. È stato un viaggio incredibile e ho passato il migliore, migliore tempo. Non vi dimenticherò mai, siete nella mia testa e nel mio cuore e nella mia anima”.