The Killers, una piccola comunità, le West Hills e Pressure Machine: la recensione
MusicaLa band americana ha pubblicato il settimo lavoro in studio (Island Records). L'album è stato co-prodotto oltreché dal gruppo, da Shawn Everett e Jonathan Rado, che avevano già lavorato insieme a Imploding The Mirage uscito l’anno scorso. Abbiamo ascoltato in anteprima il nuovo lavoro: LA RECENSIONE
La provincia, la piccola provincia, quella dove tutti ci si conosce, dove ci sono una Spoon River e un bar dove spendere il tempo. Dove, in queste settimane, si sta cercando di uscire dal silenzio cui il Covid ha costretto il mondo. Ha vissuto in un luogo così, oserei dire pavesiano, Brandon Flowers, il frontman dei The Killers, per un periodo della sua vita, quello a cavallo tra tarda fanciullezza e adolescenza. La band di Las Vegas pubblica il suo settimo lavoro in studio, si intitola Pressure Machine e si è ramificato da questo luogo di poco più di 5mila anime che si chiama Nephi ed è nello stato dell'Utah. La pandemia ha bloccato il tour della band e per la prima volta Brandon Flowers con i suoi compagni di viaggio Dave Keuning e Ronnie Vannucci si sono trovati a confrontarsi con la solitudine. I grandi spazi dell'America rurale sono diventati il grande vuoto interiore. Il solo contatto artistico, che è anche l'unico featuring dell'album sul brano Runaway Horses, è stato con Phoebe Bridgers.
Ogni brano di Pressure Machine è aperto da una voce che racconta un frammento di sé. Poi arriva quella di Brandon, ci prende per mano e ci accompagna nelle tante strade di questo luogo per noi immaginario. Il disco non poteva non iniziare con West Hills e Quiet Town, quasi a segnare i confini, a entrare in quella porta che è la vita degli altri e che ci accoglie brano dopo brano con un rock dolce e levigato, anomalo per The Killers, almeno per un album intero. Sleepwalker è quella che più fornisce la sensazione della fine del sogno americano, si ha la percezione che da un momento all'altro dalla musica esca questo sonnambulo, un po' zombie, con dito dello Zio Sam ritorto verso se stesso, a decretare un wake up generale. Il Sud Ovest americano si respira grazie alla nitidizza dei personaggi nei quali, traccia dopo traccia, Flowers entra. Basta ascoltare In Another Life per capire come Nephi risenta dello sgretolarsi di certi ideali, su quali grava anche una profonda crisi di di identità religiosa. I protagonisti delle canzoni sono vittime di scelte del passato, scelte che certe volte raccontano un fallimento generazionale olte che famigliare. Credo che Pressure Machine sia l'album più raffinato, più filosofico della band che si chiude con un titolo che è la sintesi, intrisa di speranza, di questa epoca, The getting by. Ovvero cavarsela!
Tracklist
West Hills
Quiet Town
Cody
Terrible Thing
Sleepwalker
Runaway Horses featuring Phoebe Bridgers
In The Car Outside
In Another Life
Desperate Things
Pressure Machine
The Getting By