Editori musicali citano in giudizio Twitter, chiesti danni fino a 250 milioni di dollari
MusicaL’accusa contro la società di Elon Musk è di aver permesso agli utenti di pubblicare post con musica, violando il diritto d'autore di almeno 1.700 brani. Le canzoni coinvolte appartengono ad artisti come Taylor Swift, Beyoncé, The Weeknd, Ed Sheeran, i Rolling Stones, Lady Gaga, Miranda Lambert e Rihanna
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Un gruppo di 17 editori musicali ha deciso di citare in giudizio Twitter, accusando la società di Elon Musk di aver permesso agli utenti di pubblicare post con musica violando il diritto d'autore di almeno 1.700 brani. La richiesta formale, presentata al tribunale distrettuale di Nashville negli Stati Uniti, chiede danni fino a 250 milioni di dollari. Le canzoni coinvolte appartengono ad artisti come Taylor Swift, Beyoncé, The Weeknd, Ed Sheeran, i Rolling Stones, Lady Gaga, Miranda Lambert e Rihanna. I membri della National Music Publishers Association, tra cui figurano Sony Music Publishing, Bmg Rights Management e Universal Music Publishing Group, affermano che la violazione è peggiorata da quando Elon Musk ha acquistato Twitter, lo scorso ottobre, visto il numero ridotto di addetti a cui poter far riferimento in caso di problematiche.
La posizione dell’accusa
Per l'accusa altre piattaforme come TikTok, Facebook e YouTube hanno fatto un passo nella direzione più idonea, corrispondendo agli editori i diritti per la musica presa in licenza. A maggio, Facebook e Instagram avevano riportato le canzoni tra i post dei due social in Italia dopo una riapertura del dialogo con la Siae - la società italiana che protegge il diritto d'autore - che era riuscita a far eliminare dalla lista dei brani quelli licenziati per l'assenza del rinnovo con il colosso americano.
Israelite: “Twitter ignora regolarmente le ripetute violazioni”
Il presidente della National Music Publishers Association, David Israelite, ha dichiarato che Twitter "è la più grande piattaforma di social media che ha completamente rifiutato di concedere in licenza milioni di canzoni sul suo servizio". Per Israelite, Twitter "ignora regolarmente le ripetute violazioni". Gli editori hanno affermato che il social incoraggerebbe la pubblicazione di post con musica, aumentando il coinvolgimento e le entrate pubblicitarie, un vantaggio sleale rispetto alle piattaforme che pagano per le licenze. "Twitter sostiene di rimuovere i contenuti in risposta a reclami validi, quasi sempre entro ore dalle segnalazioni iniziali, se non in pochi minuti. In realtà ignora abitualmente i trasgressori recidivi e le violazioni, rifiutandosi di adottare le misure di cui dispone per fermare questi specifici casi di cui è a conoscenza".