La Prima Estate, ecco la band irlandese Just Mustard: “Il nostro live sarà rumoroso!”
MusicaCon il loro album di debutto “Wednesday”, pubblicato nel 2018, hanno portato freschezza e novità nel mondo musicale internazionale. Con “Heart Under”, uscito nel 2022, hanno confermato le premesse e rafforzato le loro sonorità, una miscela perfetta e ipnotica di rock, shoegaze, trip-hop e musica elettronica. Sono prontissimi per il loro concerto a “La Prima Estate” il 23 giugno e Katie, voce del gruppo, ci ha promesso che “Sarà molto rumoroso”. Li abbiamo incontrati
Sono stati scelti come supporting band dai Fontaines D.C per il tour di “Skinty Fia", hanno aperto il concerto dei Depeche Mode al Malahide Castle di Dublino e inaugureranno il secondo fine settimana de La Prima Estate, suonando prima di DOMi and JD Beck, Chet Faker e Alt-J: sono i Just Mustard, band irlandese nata nel 2016 nella cittadina Dundalk. Il quintetto composto da Katie Ball (voce solista), David Noonan e Kalyoncuoglu (chitarre), Rob Clarke (basso) e Shane Maguire (batteria) porterà i suoi due album ma soprattutto faranno un concerto “loud” come ci ha detto Katie.
“Abbiamo già suonato in Italia, una sola volta e a Milano. Ma sarà bellissimo tornare. Veniamo a suonare e non vediamo l’ora di vedere come risponderà il pubblico…noi daremo il massimo, come sempre. Poi vedremo come va” aggiungono sorridendo.
Just Mustard protagonisti di venerdì 23 giugno
Suonerete prima di DOMi and JD Beck, Chet Faker e Alt-J…
Sì, è una lineup ricca e piena di sfumature, molto bella. Noi porteremo la nostra musica e cercheremo di fare uno show completo, e ascolteremo anche gli altri artisti. Siamo curiosi anche noi di vedere come sarà la serata.
Come vi siete formati come band?
Abitiamo tutti nella stessa città e ci conoscevamo già prima di diventare una band. Ci sono tanti gruppi musicali qui, è stato quasi naturale unirci e formare un collettivo musicale. Il batterista si è unito a noi nel 2016, poi è stato tutto molto semplice.
E che tipo di concerto sarà il vostro? Non dateci troppi spoiler, giusto una piccola anticipazione…
Sarà piuttosto rumoroso! (sorridono) Faremo muovere un bel po’ le persone che saranno presenti. Ci auguriamo che le persone potranno anche ballare sulle nostre canzoni, ma a dir la verità non siamo i ballerini migliori…quindi ci auguriamo di fare un po’ di confusione. La nostra musica è perfetta per essere suonata dal vivo e faremo del nostro meglio per portare sul palco un bel concerto.
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L'Irlanda, la creatività e i Fontaines D.C.
Nel vostro paese ci sono tante band di qualità: a quali di loro vi sentite più vicini o vi ispirate?
Ci sentiamo molto affini ai Fontaines D.C, anche perché siamo stati a lungo in tour con loro e ci sentiamo molto vicini alla loro musica. In Irlanda ci sono molte band che suonano stili simili, ma che soprattutto portano avanti le loro passioni. Fanno ciò che vogliono senza seguire le mode. E questo è un esempio di autenticità che ci rappresenta e piace.
Com’è stato il tour dei Fontaines D.C?
È stato fantastico: non abbiamo sentito troppo la mancanza di casa perché anche loro sono irlandesi quindi da quel punto di vista è stato tutto più semplice. Quest’estate faremo alcune date nei week end in alcuni festival europei e poi ci dedicheremo a nuova musica. Il nostro desiderio più grande è suonare in più paesi possibile, in tutto il mondo. Ci piacerebbe suonare anche in Giappone, chissà se ci riusciremo. È lontano, ma mai dire mai!
Dundalk è una città ricca di creatività. Credete che crescere lì abbia stimolato e aiutato la vostra storia di musicisti?
È stato semplice per noi, sì. Già poter uscire la sera e andare a sentire dei concerti, per noi, è sempre stata la normalità. È una città piccola ma è molto vicina a Dublino e Belfast, quindi possiamo facilmente spostarci per andare a sentire tanti live. Questo ci ha dato molta energia e voglia di scegliere questa passione come professione.