Il ritorno dei Verdena raccontato al cinema con un documentario

Musica

"Verdena X Sempre Assenti" sarà proiettato al Biografilm Festival di Bologna il 16 giugno. Il docu-film è presentato da un testo esclusivo del regista Francesco Fei che pubblichiamo integralmente in questo articolo

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Esistono incontri che attraversano il tempo. Il mio con i Verdena risale al secolo scorso: 1999. Nel girare il videoclip del loro primo singolo, Valvonauta, mi aveva colpito la loro indole, punk e decisamente anticonformista. E la loro giovanissima età, Luca non era neanche maggiorenne, che per me era una novità assoluta. Avevo già lavorato con molti musicisti rock, ma erano quasi tutti trentenni. Per quanto i Verdena fossero scontrosi e riservati, mi ero trovato bene sul set. E proprio la diversità dei nostri caratteri, complice la musica, aveva creato una alchimia e il piacere di scoprirsi. Siamo tornati a lavorare insieme per il video successivo, Viba, girato a Londra la notte di Capodanno del 2000. Poi per Nel mio letto e infine, nel 2007, per Angie.

Francesco Fei
Francesco Fei

Queste esperienze non sono rimaste fotografie in bianco e nero o a colori di ricordi, hanno creato tra noi una sorta di filo rosso. E il desiderio, prima o poi, di riavvolgerlo. Così, quando l’anno scorso, il loro manager mi ha chiamato per realizzare un film sui Verdena, in occasione del ritorno sulla scena dopo sette anni di silenzio, ho subito accettato. La loro assenza e questo ritorno erano una trama perfetta per un film. Ero attratto dall’idea di poterli raccontare senza filtri utilizzando una “scrittura” cinematografica che fondesse finzione e documentario. Sapevo che non sarebbe

stata un’operazione semplice. La riservatezza del gruppo non si era ammorbidita. Ma dal punto di vista narrativo era allettante. Perché presupponeva che si creasse tra noi ancora una volta un rapporto di fiducia. E’ vero ci conoscevamo. Questa però era

l’occasione per conoscersi ancora meglio. Per creare una nuova alchimia. Per trasformare l’assenza in una presenza. L’unico modo per superare ogni ostacolo era che fossi presente solo io durante le riprese. Io e loro. Roberta, Luca e Alberto mi hanno accolto come se il tempo non fosse passato e mi hanno aperto la porta del loro mondo e delle loro vite. Mi sono lasciato abbracciare dalla serenità di Albino, il 

paese in cui vivono, dal paesaggio della Val Seriana. E ho voluto che il mio sguardo diventasse lo sguardo dello spettatore. Non un film da vedere, ma un’esperienza da condividere. “X sempre assenti” è girato in “soggettiva”, anche lo spettatore è un personaggio della narrazione. E’ una “presenza” discreta nelle giornate di Roberta, Luca e Alberto. Non sta guardando un film, un documentario, una fiction: è lì insieme ai Verdena. Ne condivide le giornate mentre provano, mentre passeggiano per il

paese, quando tornano nelle loro case e all’intimità delle famiglie. Senza barriere, ma con grande pudore. E’ la quotidianità della genesi di un progetto, il “Volevo Magia Tour”, che mi interessava raccontare e vivere con il gruppo e con il pubblico attimo dopo attimo, con un taglio realistico e sincero. Per questo ho scelto che la camera diventasse l’occhio di chi guarda, pronta a soddisfare ogni sua curiosità. Ho voluto renderlo. partecipe e “protagonista” di una creazione artistica ma anche della vita di

una rock band. E alla fine il “Volevo Magia Tour” è diventato davvero una magia, che ci unisce nel piacere della scoperta di un mondo lontano e fino ad allora assente e un po’ anche di noi stessi.

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