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Moreno Delsignore manda il cuore alla deriva in Perché L'Amore: il video

Musica

Il brano invita ad abbandonandosi al flusso naturale delle cose, senza più opporre resistenza, cedendo il controllo della piccola mente regolata da paure e pregressi che divengono le sbarre

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGIALE DELL'ARTISTA

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“Perché l’amore” è il mio terzo brano  che confluirà nel nuovo disco di inediti: per il videoclip diretto dal regista Jacopo Andreoli con l’assistenza, in qualità di fotografo di scena, di Andrea Avolio ed il supporto tecnico di Federico Provini , è ambientato nella splendida cornice dell’isola di Tenerife, arcipelago delle Canarie. Abbiamo scelto questo meraviglioso sito in ragione di scenari naturali di grande impatto, capaci di fornire una cornice di colori, elementi atmosferici, mare e montagne nei confronti dei quali l’uomo ha l’opportunità di comprendere la relazione dimensionale con il tutto.

Il brano regala un sound minimalista, con sfumature di rock raffinato e ambientazioni latine, tra le chitarre acustiche suonate da me, le percussioni di Dario Tanghetti, attualmente in tour mondiale con Eros Ramazzotti, e la linea di basso, dalle sapienti mani di  Mitia Maccaferri, si pone come offerta d’amore. Il testo vive una narrazione densa, nei temi, come nelle metafore, a tratti visionaria, “ Quando sei nell’amore, sei come una goccia dentro al mare, non ti chiederai perché sei li …”, ed è questa la chiave che ci ha spinto sulle scogliere di Punta Teno, in balia delle potenti folate degli Alisei, venti capace di sollevarmi da terra in alcuni istanti, di sospingere onde altissime pronte ad infrangersi dopo un lungo oceanico viaggio sugli scogli, sotto un sole possente per luce e calore, sfavillante sul riverbero del mare, tra voli di gabbiani e le note della mia chitarra, le magiche inquadrature strette emotivamente pregnanti che Jacopo ha saputo individuare e realizzare danzando all’unisono con la musica,  e le aperture panoramiche di incredibile bellezza.

Per poi trovarci prima dell’alba nel parco nazionale del Teide, a 2400 mt. s.l.m con una temperatura di 0° gradi, il vento gelido e tagliente, ma il nostro desiderio di essere li, pronti ad accogliere i primi raggi del sole nascente affidandoci alla sua energia, tra rocce lunari tinte di colori marziani, assaporando il dono di un paradiso terrestre intorno a noi e la gratitudine espressa dai nostri sorrisi tra arte e amicizia. Le scene ambientate al tramonto sono state girate sulla spiaggia vulcanica di Playa del Duque, nella parte sud dell’isola, in balia di onde lunghe che si riversavano sulla spiaggia, e gli ultimi raggi del sole ad affacciarsi tra le nubi dopo la pioggia, tingendo tutto di luce dorata.

Uno scenario ideale per raccontare una storia che parla della libertà alla quale l’amore vero ci può condurre, semplicemente abbandonandosi al flusso naturale delle cose, senza più opporre resistenza, cedendo il controllo della piccola mente regolata da paure e pregressi che divengono le sbarre delle nostre immaginarie prigioni, le catene dei liberi, “Tieni il timone ma non diventi il mare …” perché infine la resa nei confronti delle strade che la vita mette dinanzi a noi, non significa una china fatalista, bensì la possibilità di agire la migliore possibile versione di noi stessi in ogni istante, una scelta di responsabilità che ci permetterà di sentirci in armonia col tutto, di accogliere e sentire.