L'ex-metà del duo Simon & Garfunkel, 81 anni, ha sfiorato la sordità dall'orecchio sinistro durante la scrittura dell'ultimo album Seven Psalms
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“All’improvviso ho perso buona parte dell’udito nell’orecchio sinistro, nessuno sa spiegarselo, ogni cosa è diventata difficile”. In un’intervista rilasciata al The Times britannico Paul Simon, 81 anni, ex-metà del duo folk Simon & Garfunkel, ha raccontato di aver sfiorato la parziale sordità nel corso della scrittura del nuovo album Seven Psalms, uscito lo scorso venerdì, e di rischiare quindi di smettere completamente di esibirsi dal vivo. Inizialmente l’artista vincitore di Grammy ha percepito “frustrazione e fastidio”, ma poi ha confidato nell'autonoma risoluzione del problema. L’udito, però, non è tornato. Tuttavia, secondo il cantautore, in presenza di alcuni vecchi brani la sopravvenuta condizione "non è del tutto negativa": “Le mie canzoni che non voglio cantare dal vivo, non le canto. A volte ci sono canzoni che mi piacciono e poi a un certo punto nel tour, dico, “che cavolo stai facendo, Paul?”" ha spiegato. “Piuttosto spesso succede durante You Can Call Me Al. Pensavo, “che cosa stai facendo? Sei come una cover band di Paul Simon. Dovresti tornartene a casa”".
IL TEMPO CHE PASSA
Simon ha poi raccontato di essere uscito “fisicamente indebolito” dal Covid. “In questi ultimi due anni le ho prese, ma ho ancora un bell’aspetto, no?” ha scherzato. Tuttavia, con riguardo alle morti di Jeff Beck e Gordon Lightfoot, ha aggiunto: “È l’età che abbiamo. Per la mia generazione il tempo è scaduto”.