Foo Fighters: ecco “Under You”, il secondo singolo dal nuovo album

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Camilla Sernagiotto

Camilla Sernagiotto

©Getty

La band di Dave Grohl ha pubblicato in rete una nuova anticipazione del nuovo disco, intitolato "But here we are” (la prima fatica discografica del gruppo dopo la morte del batterista Taylor Hawkins, scomparso il 25 marzo dello scorso anno). Il secondo singolo si intitola “Under You” e in queste ore è stato condiviso dal canale ufficiale di YouTube dei Foo Fighters, insieme al lyric video e all'annuncio di un evento in streaming

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I Foo Fighters hanno pubblicato in rete una nuova anticipazione del prossimo disco, intitolato But here we are (la prima fatica discografica del gruppo dopo la morte del batterista Taylor Hawkins, scomparso il 25 marzo dello scorso anno).
Il secondo singolo si intitola Under you e in queste ore è stato condiviso dal canale ufficiale di YouTube di Dave Grohl e soci, insieme al lyric video e all'annuncio di un evento in streaming.
Dopo l’uscita del primo assaggio, il singolo Rescue, arriva questo nuovo appetitoso brano trainante, in attesa di ascoltare l'intero disco, che uscirà ufficialmente il prossimo 2 giugno.

"Someone said I'll never see your face again / Part of me just can't believe it's true / Pictures of us sharing songs and cigarettes / This is how I'll always picture you", canta Grohl nel secondo verso della canzone Under you. Si capisce bene come questo pezzo si occupi di tematiche legate al grave lutto affrontato dal gruppo musicale negli ultimi mesi. Non un solo lutto ma ben due, come vedremo tra poco. L'intero album in arrivo introdurrà queste tematiche luttuose e dolorose. Come si evince dalla copertina (già resa nota dalla band), il disco è dedicato a Taylor Hawkins e alla madre di Dave Grohl, Virgina, anche lei scomparsa lo scorso anno.

Potete ascoltare il nuovo singolo dei Foo Fighters intitolato Under you nel lyric video che trovate in fondo a questo articolo.

Il ritorno dei Foo Fighters “dopo un anno di sconcertanti perdite"

But here we are è stato annunciato circa un mese fa. “È il nuovo album dei Foo Fighters e segna il ritorno della band dopo un anno di sconcertanti perdite, introspezione personale e ricordi dolciamari", si leggeva nella presentazione ufficiale diramata settimane fa.
"But here we are è in egual misura l'undicesimo album dei Foo Fighters e il primo capitolo della nuova vita della band. Incanalando dal punto di vista sonoro l'ingenuità del debutto dei Foo Fighters nel 1995, ma resa consapevole da decenni di maturità e profondità, But here we are è il suono di un gruppo di fratelli che trovano rifugio nella musica, che li ha uniti in primo luogo 28 anni fa, un processo che è stato come terapeutico in quanto riguardava la continuazione della vita”, prosegue il comunicato ufficiale.

ATLANTA, GA - FEBRUARY 02:  Dave Grohl of the Foo Fighters performs onstage at DIRECTV Super Saturday Night 2019 at Atlantic Station on February 2, 2019 in Atlanta, Georgia.  (Photo by Theo Wargo/Getty Images for DIRECTV)

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A oggi non si sa ancora chi è che suona la batteria al posto di Taylor Hawkins

Anche se il disco è ormai prossimo all'uscita, non sono stati resi ancora noti i crediti dell'album. È ancora un mistero chi è che suona la batteria al posto di Taylor Hawkins. Nelle scorse settimane sono circolate tantissime ipotesi a riguardo del potenziale sostituto dell'ex batterista dei Foo Fighters. Tra i vari rumors, c'è stato anche quello relativo al coinvolgimento di Matt Cameron, il batterista storico dei Soundgarden e dal 1998 dei Pearl Jam, tuttavia quella notizia è stata smentita dallo stesso Cameron.
In rete, tra i nomi più considerati per raccogliere il testimone del compianto Hawkins, ci sono Rufus Taylor (figlio di Roger Taylor dei Queen e batterista dei Darkness) e Josh Freese. Quest'ultimo è stato il batterista degli Offspring negli ultimi due anni, e poco fa ha annunciato che non seguirà nel nuovo tour Dexter Holland e compagni... Quindi i fan si sono improvvisati Sherlock Holmes del rock, unendo i puntini e collegando vari indizi, tra cui l'addio ufficiale fatto agli Offspring (molti credono per seguire Grohl).
Sia Rufus Taylor che Josh Freese hanno partecipato come ospiti ai concerti tributo a Taylor Hawkins tenutisi a Londra e a Los Angeles lo scorso settembre, motivo in più per sospettare che qualche recondito legame con la band ci sia.

Ma c'è anche chi ipotizza un'altra strada: e se alla batteria ci fosse lo stesso Dave Grohl? Il frontman della band si è concentrato sul canto e sulla chitarra ritmica da quando ha formato la band nel 1995, eppure - come ben sappiamo - è lui stesso un bravissimo batterista: era il batterista dei Nirvana. Potrebbe darsi che in questo singolo a suonare la batteria sia lo stesso Grohl (anche se non sembra il suo sound, a giudicare dei primi due singoli rilasciati), dato che occasionalmente il leader della band ha contribuito alla parte di ritmica e percussioni nel passato dei Foo Fighters.

Foo Fighters, group portrait on West Broadway, New York 18 September 1999. L-R Chris Shiflett, Dave Grohl, Nate Mendel, Taylor Hawkins. (Photo by David Corio/Redferns)

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Probabilmente il nome del batterista verrà annunciato il prossimo 21 maggio

Comunque sia, il momento più adatto per svelare pubblicamente il nome del nuovo batterista sarà fra tre giorni: il prossimo 21 maggio, infatti, i Foo Fighters terranno un evento in streaming globale e gratuito su Veeps.
L’evento si chiama “Foo Fighters: Preparing Music For Concerts" ed è in programma alle 21 (ora italiana). Durante il livestream dal proprio studio (lo Studio 606), Grohl e compagni presenteranno "prime esibizioni di nuove canzoni, filmati dietro le quinte e alcune sorprese”, si legge nella nota ufficiale diramata in queste ore.

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Un disco il cui titolo significa “ma eccoci ancora qui”

“Ma eccoci ancora qui”, questo dicono i Foo Fighters ai loro fan con il titolo del loro nuovo disco. But Here We Are in italiano si può tradurre come “ma eccoci ancora qui”, appunto.
But Here We Are è una testimonianza dei poteri curativi della musica, dell'amicizia e della famiglia. Coraggioso, danneggiato e risoluto e autentico, But Here We Are si apre con il singolo principale appena pubblicato Rescued, la prima di dieci canzoni che coprono la gamma emotiva dalla rabbia e dal dolore alla serenità e all'accettazione, e una miriade di punti intermedi”, proseguiva la nota ufficiale diffusa nelle scorse settimane, quando è stato condiviso il primo singolo.

Prodotto dai Foo Fighters e dal collaboratore di lunga data della band Greg Kurstin, But Here We Are è "quasi in egual misura l'undicesimo album dei Foo Fighters e il primo capitolo della nuova vita della band", afferma il comunicato stampa. “Incanalando dal punto di vista sonoro l'ingenuità del debutto dei Foo Fighters nel 1995, infuso di decenni di maturità e profondità, But Here We Are è il suono di fratelli che trovano rifugio nella musica che li ha uniti in primo luogo 28 anni fa. Un processo che era tanto terapeutico quanto riguardava la continuazione della vita”.

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Il tour comincerà il 24 maggio

Tre giorni dopo l'evento inaugurale del nuovo album, partirà il nuovo tour mondiale dei Foo Fighters.
La prima tappa si terrà il 24 maggio e la tournée riporterà i Foo Fighters a esibirsi in tutto il mondo, Europa compresa (sono previste due date in Germania, il 2 giugno al Rock am Ring e il 4 giugno al Rock im Park).
Si tratta del primo tour della band dopo la morte di Taylor Hawkins. L'ultima volta che Dave Grohl, Nate Mendel, Pat Smear, Chris Shiflett e Rami Jaffee si sono esibiti su un palco è stato durante i due concerti tributo in onore di Taylor Hawkins del settembre 2022, con tantissimi ospiti (tra cui Paul McCartney, Joan Jett, Travis Barker, Chrissie Hynde, Josh Homme, Miley Cyrus, Pink, Dave Chappelle e membri di Queen, AC/DC, Metallica e Rush).

Grohl e soci si sono fermati per un lungo periodo dopo lo shock della tragica dipartita del loro amico e collega, che Dave Grohl in più occasioni ha definito molto più di un amico: semmai un fratello. Per esempio l’ha descritto nel suo memoir intitolato The Storyteller con le seguenti toccanti parole: "Mio fratello di un'altra madre, il mio migliore amico, un uomo per il quale prenderei una pallottola".

Hawkins è morto il 25 marzo 2022 all'età di 50 anni prima che la band si esibisse a un festival a Bogotà, in Colombia. Era il batterista dei Foo Fighters dal 1997 (si è unito alla band dopo essere stato in tour con Alanis Morissette).

Potete ascoltare il nuovo singolo dei Foo Fighters, Under you, nel lyric video che trovate di seguito.

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