Il brano è un estratto del nuovo progetto del modenese Antonio Tavoni e racconta di un cambiamento impossibile
IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA
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In Parts ci abbiamo messo proprio un bel pezzo di cuore. Quando è nata è stata da subito una creatura un po’ particolare per noi. Avevamo per le mani questo ostinato di basso e chitarra, che sembravano quasi rubati ai Joy Division. Poi, mentre ascoltavo vecchi dischi Soul e R&B, ha iniziato a girarmi in testa quella che è diventata la melodia. Il risultato di questo mix aveva qualcosa di speciale, malinconico ed edificante allo stesso tempo. E così le parole hanno iniziato a venire fuori da sole. Un treno che arriva a un capolinea, una porta a cui non apre più nessuno, mondi che si fanno lontani. In questa storia c’è un dialogo impossibile, tra qualcuno che ha ha messo in atto un cambiamento, che ha preso posizione, e qualcuno che vive ogni presa di posizione altrui come la rottura di un equilibrio, con sospetto, finanche disprezzo. Sono due maschere universali che ricalcano il solco di mille storie diverse. Per questo non è così difficile sentirci qualcosa di vicino a noi. E sono due estremi che in qualche modo arrivano, se non a toccarsi, quantomeno a
sfiorarsi e a guardarsi negli occhi.
Insieme al regista Fabio Fiandrini abbiamo subito pensato che se con il video volevamo restituire uno spaccato di questa nostra “malinconia edificante”, dovevamo calarci in un’ambientazione altrettanto intensa. Fortuna vuole che a dieci minuti da casa mia, in provincia di Modena, si trova la Rocca Rangoni di Spilamberto. Il fascino di questo luogo sta nel come in esso lo scorrere del tempo si è depositato. È stato in parte abitato fino ad anni recenti, mentre un'intera ala è stata lasciata completamente andare in rovina. Qui nel ‘600 e nel ‘700 c’erano appartamenti e sale ricche di decori e stucchi dove i Marchesi Rangoni invitavano i loro ospiti in
villeggiatura o in occasione di feste e intrattenimenti. Nel corso dell’800 queste sale ormai in disuso sono state convertite in magazzini per il grano, con l'installazione di argani, condutture e carrucole. Infine le porte sono rimaste chiuse, fino a quando pochi anni fa il Comune di Spilamberto non ha acquistato la Rocca e ha avviato il restauro. C’è qualcosa di incantato e inquieto che si percepisce entrando in questo luogo. Da qui l’idea di far arrivare i musicisti come se fossero stati chiamati per suonare a una festa in realtà ormai finita da tempo immemore. Ed eccoli che, rapiti dalla dimensione in cui si sono ritrovati, finiscono per divenire a loro volta prigionieri in questo tempo sospeso.
Parts è il primo singolo estratto da Cirrus, il nostro nuovo disco pubblicato in Italia e
Regno Unito da Murmur Music e Gare Du Nord. Dietro a questo nome c’è il mio progetto a cavallo tra Alt Folk e Indie Rock. Cme ci sono Enrico Pasini (tromba e
piano), Luca Torreggiani (batteria) e Francesco Zaccanti (basso).