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Stories, "Levante - E se è una femmina si chiamerà futura". VIDEO

Musica

Dal suo nuovo album “Opera Futura” alla seconda partecipazione a Sanremo fino alla prima colonna sonora di un film e al concerto all'Arena di Verona. In mezzo: una figlia, il ricordo di nonna Rosalia, il primo amore, la Sicilia e un tatuaggio che ricorda “abbi cura di te”. Levante si racconta al vicedirettore Omar Schillaci nella nuova puntata del ciclo di interviste dedicate ai protagonisti dello spettacolo

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È Levante, pseudonimo di Claudia Lagona, la protagonista della nuova puntata di “Stories”, il ciclo di interviste ai principali interpreti dello spettacolo di Sky TG24 (LO SPECIALE). Ospite del vicedirettore della testata Omar Schillaci, con la regia di Roberto Contatti, la cantautrice si racconta in “Levante - E se è una femmina si chiamerà futura”, in onda giovedì 16 marzo alle 21 su Sky TG24, sabato 18 marzo alle 12.40 su Sky Arte e sempre disponibile On Demand. 

Il suo nuovo album “Opera Futura” (Parlophone e Warner Music Italy), il concerto all’Arena di Verona il 27 settembre, la seconda partecipazione a Sanremo e la prima colonna sonora di un film. In mezzo: una figlia, il ricordo di nonna Rosalia, il primo amore, la Sicilia e un tatuaggio che ricorda “abbi cura di te”. Del nuovo lavoro discografico racconta: “È un disco pieno di futuro, come dice il titolo stesso, di speranza. Alla fine mi sono resa conto di aver fatto una sorta di sintesi di questi ultimi dieci anni: c'è qualcosa di me degli esordi e qualcosa di me che ancora non so, come una sorta di work in progress verso una evoluzione maggiore. È un disco di cui sono molto orgogliosa”.

un viaggio nel tempo tra musica e ricordi

Musica e ricordi nella divertente chiacchierata che ripercorre alcune tappe della sua vita e carriera. Un “viaggio” nel tempo intrapreso anche attraverso sei persone più importanti della sua esistenza. La prima in assoluto è “Nonna Rosalia, un mito. Una e trina come dico spesso perché per me rappresentava anche mio padre e mio nonno. Poi a gennaio è venuta a mancare anche lei… È la radice, il legame con il mio passato. Aveva una poesia pazzesca nel guardare il mondo con la sua semplicità, però sempre spiazzante”. Quindi Alma Futura: “mia figlia. E probabilmente la sua nascita è stato ciò che mi ha spinto a scrivere “Vivo” (con cui è tornata al Festival di Sanremo, ndr) in cui parlo del momento post-parto che è stato, come per molte donne, un po’ travagliato, tosto, però in quella stanza ombrosa sono riuscita a tirare fuori anche qualcosa di bello. Una bella rinascita”.

E poi altre figure importanti tra cui la direttrice dell’accademia di canto “che mi ha salvata dal desistere a continuare la carriera musicale” incoraggiandola dopo un problema alle corde vocali e che per prima le ha detto “Abbi cura di te”, parole che “hanno risuonato così forte dentro di me che ne ho scritto un disco, una canzone e me le sono tatuate”. E poi, Simone Cogo, in arte Sir Bob Cornelius Rifo, l’ex marito con cui è rimasta in grande “amicizia ci vogliamo un estremo bene”, Carmen Consoli la sua eroina che ha accettato di fare il featuring nel suo brano “Lo stretto necessario” (“quando ho ascoltato la strofa registrata da lei ho pianto per 30 minuti in una maniera inarrestabile. Avevo realizzato un sogno”) e Giovanni Veronesi di cui è diventata amica e che le ha chiesto di scrivere la sua prima colonna sonora, per il film “Romantica” di Pilar Fogliati (“anche per questo gli vorrò sempre un grande bene”). Ma c’è anche la prima “cotta” da bambina e l’impressione che le persone hanno di lei: “Mi sono accorta che il modo in cui mi presento agli altri, la mia fisicità, il mio sguardo e i miei gesti non comunicano davvero chi sonoDo l’impressione di essere dura e un po’ snob e spesso si stupiscono perché sono simpatica, perché faccio un sacco di battute, perché sono giocherellona e una cosa che mi sono sempre sentita dire sin da piccola, anche all'asilo è: “Ma sai che pensavo fossi antipatica? Ma io ho questa faccia qui..”

 

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