Casx: "Uso l'ecosistema di un motel per aprire le nostre stanze mentali"
MusicaL'ultimo singolo di questa artista rock è Lost in Translation, il prossimo sarà Topi e parla di innamoramento. Tra aprile e maggio arriverà il disco. L'INTERVISTA
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Col singolo Lost in translation, in distribuzione Stage One, prosegue il progetto solista di Casx, alter ego musicale di Arianna Puccio (founder di Studio Cemento). Tra influenze dark e alternative (e aspettando l'album), Casx ci presenta una nuova favola urbana, un piccolo manifesto in difesa dell'ecosistema degli hotel e del mondo notturno che vive delle voci nei corridoi, dei programmi televisivi della stanza accanto e del clichè di svuotare un mini bar.
Arianna partiamo di Lost in Translation: so che nasce a New York ma perché lo ritieni giusto per questo periodo?
Nasce durante il mio primo viaggio lì, era tra il 2015 e il 2016, e quindi ha avuto il tempo di decantare. Per altro è il primo brano scritto in italiano. Era Natale ed ero stata male e mi sono ritrovata da sola nella stanza con la famiglia in giro per New York. Mi piace immaginare le vite degli altri e fantasticare e in hotel è divertente sentire voci e rumori e suoni che provengono dalle altre stanze: è l’ecosistema del motel. In maniera più profonda è un brano sulle stanze mentali.
La prima scritta in italiano ma è uscita ora.
Tutto fa parte della mia post adolescenza fino alla fase universitaria, fino ai miei 23 anni. Racconto una parte di me fragile in opposizione a come sono sul lavoro dove mi mostro più forte. La scrittura per me è sfogo. Da piccolo non trovavo spazio d’ascolto e dunque scrivevo, all’origine senza sapere che sarebbero diventate canzoni.
Casx viene da Casper, il fantasmimo. La pronuncia poi è la stessa.
Casx nasce per divertimento e non per professione, poi ci ho preso gusto perché mi fa stare bene. Matteo Rizzi, il mio produttore mi ha disse che ho la faccia di una che scrive e da quello che gli ho dato in tre mesi mi ha restituito un disco. Davide Foti ha curato mix e master.
Il protagonista del brano è inquieto, insofferente, vive ogni giorno come fosse un capitolo unico. Senza guardare la morale sociale né pensare alle conseguenze dei suoi gesti: tu sei così?
Il disco racconta il periodo più complicato della mia vita, mi sentivo poco compresa. Poi trovi l’equilibrio ma temi il passo indietro, temi che il buoi ritorni. Ogni mattina mi dico cosa posso fare per stare bene, conscia che esistono fenomeni esterni e interni che a volte non riesci a gestire. Cerco di essere dinamica, c’è chi sta peggio, non sono lamentosa e vado dritto come un treno. Scrivo molto per immagini e dunque chi mi ascolta può identificarsi; chi viaggia ha sempre qualcosa per scoprire.
Posso tenerti come Me è un brano sull’amicizia: non c’è contrasto col tuo nome che fa presagire invisibilità e paura di perdere chi si ama mentre qui combatti per preservare le amicizie.
La spiegazione è legata Casx che è tristissima anche se è stata romanzata in modo divertente. Sento la vicinanza al personaggio perché da adolescente temevo di essere invisibile rispetto agli amici, anche per i gusti diversi. Poi ho compreso che ero la prima a essere convinta di non piacere quindi il problema era in primis mio. Casper vuole amici ma non riesce ad averli. Qui parlo sì di amicizia ma anche dell’incontro con una persona speciale che temi che possa sbriciolarsi.
Il tuo stile musicale è unico nel suo genere.
E' frutto di una idea sul come comunicare e raccontare i miei testi e la mia vocalità. La mia è più maschile ed è stata lavorata come maschile anche a livello di post produzione. Ho il pallino della musica rock in Italia e siccome la frequentano poche donne vorrei essere un satellite per le ragazze rock. La mia chiave è un equlibrio tra vocalità drammatica e musica prima pestata ma che poi vira verso la ballad.
In Seminterrati parli di guardarci negli occhi e volare lontano perché niente ci piace: ritieni che la tua generazione sia pronta a lottare dopo almeno due generazioni che hanno venduto illusioni?
Prima pensavo fosse un problema solo della mia generazione. Oggi qualunque generazione potrebbe farlo, siamo tutti succubi della società. Non giudico le generazioni precedenti, però penso che possiamo fare la differenza. Ho speranza nei diciottenni. La mia generazione vive il problema del lavoro e del fallimento. Oggi quando dico che sono anche una art director mi chiedono se è un lavoro.
Sempre in Seminterrati dici: vuoi cambiare le cose cosa vuoi cambiare. Ti chiedo dunque cosa vuoi cambiare con la tua musica? Cosa cambieresti di te?
Con la mia musica il mondo delle donne nel mondo della musica, far capire che non basta solo un bel vestito. Il femminismo è oggi un po’ di moda, con Casx non penso a diventare famosa ma mostrare che le cose si fanno anche se si è fragili e non si è un sex symbol. All’estero sono stati fatti grandi progetti con persone non stereotipate, cito per tutti quello di Adele. A livello personale vorrei imparare a sentirmi meno in colpa con me stessa.
Tra poco arriverà il nuovo singolo Topi che tratta dell'innamoramento: che è successo nel Casx’s World? Sei diventata grande e consapevole di te?
Sarà il pezzo di passaggio tra Casx e l’arrivo del disco. Lo ho scritto tre mesi fa, è cronologicamente l’ultimo. E' attuale ma difficile perché faccio fatica a esternare i sentimenti amorosi. Ho vissuto un travaglio mentale, affidarsi a qualcuno è stato difficile, ho sempre temuto di non saper amare o di non essere amata come credevo. Quindi è difficile lasciarsi andare: con Topi accetto i rischi distruzione e la vivo. Comunque in una coppia il rischio è reciproco.
Che accade nell’universo Studio Cemento?
Nasce nel 2020 e siamo in quattro a lavorarci. Ci occupiamo di identità musicale, visiva e digitale, tiriamo fuori l’immaginario del progetto. Lavoriamo solo con la musica. Abbiamo anche un contatto a Londra.
Che accadrà nelle prossime settimane?
Nascerà l'album tra fine aprile e gli inizi di maggio, conterrà cinque brani già usciti e tre inediti. Si intitolerà Nessuno vuole essere mio amico, che è una citazione da Casper. Conterrà solo un featuring, con troppi non sarei riuscita a raccontarmi. Inoltre sentirete dei pezzi lunghi a livello di minutaggio, anche in quello vado controcorrente.