Sanremo 2023, Mara Sattei: "Ho trovato la mia dimensione: questo è per me ricominciare""

Musica

Fabrizio Basso

Credit Giuseppe Triscari

L'artista romana debutta sul palco dell'Ariston a coronamento di un anno di grandi successi e pronta per un 2023 che le porterà nuova musica e il tour. L'INTERVISTA



E' uscita dal guscio, Mara Sattei. Ci è voluto il Festival di Sanremo (scopri lo speciale - IL LIVEBLOG DELLA SECONDA SERATA per portare nelle nostre case una artista che, in silenzio ma con pervicacia, ha costruito il suo Universo. Scritto per lei da Damiano David e composto da quest’ultimo insieme a thasup ed Enrico Brun, Duemilaminuti è un brano che ha una vera e propria anima. 

Il brano racconta di una presa di coscienza importante da parte di una donna che, al termine di una relazione sbagliata, comprende tutto ciò che ha passato e decide di ricominciare. È un grido di disperazione ma anche di consapevolezza e rinascita. È un brano che ha in sé una grande sensibilità e racconta l’amore sotto una forma dolorosa e reale, e dà un’importanza fondamentale al concetto di tempo.

Quando è nata l’idea di affrontare Sanremo?
E' partita da me l'idea di volere provare a venire al Festival. Ho lavorato a un po' di brani e Duemilaminuti ha fatto scattare la scintilla. Il focus era identificare il brano giusto. Lo rispetto come palco e da artista sono onorata di poterci essere.
Quando hai scritto a piedi scalzi sulla neve è stata una visione sulla scala dell’Ariston?
Mi terrorizza, lo ammetto. Indosserò dei tacchi normali da scala, creati ad hoc per quella scala.
Oggi quante voci senti nel tuo cuore?
Sono una persona che accetta la sua parte emotiva, ho imparato a farne la mia forza. Da piccola pensavo fosse penalizzante oggi serve alle persone per rispecchiarcisi. Voglio trasmettere la forza delle fragilità.
E dimmi se c’è stato un amore tra quelle parole: quando le parole sono importanti in amore nella stagione di tinder?
Hanno un peso forte e dopo quello che abbiamo passato sono diventate un valore ancora più forte. Bisogna non perdere tempo, non aspettare domani anche solo per chiedere scusa o dire ti voglio bene. Io lo faccio con la mia famiglia. Ho una nonna che mi manda i meme.

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Duemilaminuti è una presa di coscienza, è un esorcismo al passato: quanto è bella la parola ricominciare?
Bellissima perché ti rimetti alla prova e in discussione. Affronti nuove esperienze…ho ricominciato tante volte ed è stata sempre una svolta personale e artistica. Oggi posso dirti che ho trovato la mia dimensione.
Duemila minuti sono 33 ore…dove vorresti trascorrere le prossime?
Al mare. Non importa se da sola o in compagnia. O anche tornare a casa.
Per lungo tempo hai scelto di non rilasciare interviste: perché?
Posso dirti che c'è stato un momento in cui ho sentito l’esigenza di raccontarmi. Sto crescendo, sto sviluppando il mio progetto, arrivo da un anno incredibile e voglio raccontarlo. Mi piace fare parlare la mia musica ma anche raccontarla.
A chi hai chiesto consiglio?
Ho semplicemente detto vado. Ma ho chiesto pure ad amici artisti e ognuno mi ha esposto un punto di vista diverso ed è bello perché il fascino della prima volta colpisce tutti ed è diverso per tutti.
Stanno arrivando nuove…Registrazioni?
Potrebbero.
Il tuo Universo oggi come è?
Colorato, fatto di mille sfaccettature. Mi sto scoprendo a mia volta. Questa è una esperienza.
Che accadrà nelle prossime settimane?
Arriverà nuova musica, sto sperimentando nuovi sound. Poi ci sarà il tour in estate e a breve comunicherò le date.

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