Il giovane artista ligure, classe 2000, racconta in esclusiva a Sky TG24 i momenti indimenticabili dell'anno che sta per terminare. E fa anche qualche anticipazione sul 2023
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Il concerto al Fabrique di Milano
Due anni fa c'erano duemila persone, stavolta oltre tremila. Una botta emotiva assurda. Lo sognavo da tempo. Il primo concerto lo ho affrontato con l’ignoranza del 18enne senza sapere che su quel palco erano saliti, per citare un nome, gli OneRepubblic. Questo è stato più consapevole, avevo con me una band fenomenale di cinque elementi, con strumenti quali il banjo e il mandolino; tutto è stato riarrangiato e curato nel dettaglio. Poi ho chiesto al pubblico di vestirsi di giallo per l'anteprima di 5 Minuti che sarebbe uscito poche ore dopo.
Il featuring con Rosa Linn in Snap
Ha rappresentato la sua Armenia all'Eurovision e poi io le ho scritto su instragram. E ho saputo che era stata a Genova, a Boccadasse, angolo della città che io amo. La collaborazione nasce quando lei la canta a Torino: lì per lì non succede niente ma il pezzo cresce nel tempo. E comunque il mio remix già esisteva. Non escludo altre cose con lei in futuro, è diventata una amica. Ama la musica italiana, ascoltava Celentano col papà, vorrebbe vivere qui e sposare un italiano. È molto più di una scelta di etichetta, tra noi c’è una profonda stima, mi ha presentato la sua famiglia, i suoi amici, so dove vive. Il nostro rapporto va oltre la musica.
La delusione di Sanremo Giovani
L'ho vissuta male sin da subito, da quando ero in corsa tra i giovani e mi davano del raccomandato perché mi volevano tra i big. Sono uscito a 18 anni con Cin Cin e vedevo l'Ariston come una importante opportunità di fare esperienza, per altro la pressione è diversa tra i giovani. Ho perso 10 chili in 8 mesi, ho curato la preparazione vocale, ho scritto... Dietro c'era un lavoro di mesi. Vederla sfumare per un febbrone mi ha fatto inca***re: ho rischiato molto, sembrava meningite poi per fortuna non lo era. Oggi mi aiuta a pensare che mi attende un destino più grande.
5 Minuti, il video
L'ho girato al Fabrique durante il concerto. Pensa che il brano non volevo farlo uscire perché è dedicato a una mia amica mancata anni fa. Volevo che fosse ricordato non per i numeri ma per la persona cui è dedicato. Sfumato Sanremo non volevo farla uscire ma c’era il concerto... Un video durante un live non è una novità ma nella mia dimensione non si è mai vista. La musica che voglio fare è sempre più live: la scrittura, le durate dei pezzi virano in quella direzione, ora non me ne frega nulla di una intro lunga, sono diventato fan dei live. Penso al Folk Pop dei The Lumineers, che io adoro: li ho conosciuti in occasione del loro concerto e Jeremiah mi ha regalato il plettro dello show al Forum di Assago: l'ho letto come un segno.
La candidatura ai Nastri d’Argento del 2021
Eravamo nel 2021 ma è stata una svolta che mi segue anche ora. Ho fatto la colonna sonora di Confusi, destinato a RaiPlay, che narra di una figlia di papà che si ritrova povera a vivere in una villa ma senza avere nulla da mangiare. Mi appassiona tantissimo lavorare per il cinema. Ti dico che in prospettiva non voglio fare dischi nostalgia, spero un giorno, economicamente ed emotivamente, di potere dire "basta, io faccio altro" e dedicarmi a composizione per il cinema. Quello è un mondo tutto da esplorare.
Il mondo di Tik Tok
Lo uso tuttora perché mi permette di capire certe realtà. È una bella finestra sul mondo dei giovani. Sono passati quattro anni ma lì sono 25 ere geologiche e mi rendo conto che certe cose non le capisco al volo e devo informarmi. Nel 2019 ha sconvolto il mondo della musica, da lì, per fare qualche nome, sono emersi, oltre a me, Anna Pepe, Emanuele Aloja, Matteo Romano, Random… tutti dal niente. Ora ci sono artisti internazionali e big giganteschi, io ci investo meno ma gli devo tantissimo e comunque faccio ancora cose fighe tipo un live in mongolfiera. Per gli emergenti non è più la porta di accesso che era nel 2019 ma resta importante.
Claudio Ferrante, il "papà" di Artist First
Il mio album Nord lo collego a un sentimento di non riuscire a capire dove sono e cosa faccio, non mi divertiva più la musica. C’era il Covid e fare uscire un disco era buttarlo dalla finestra. Nord è uscito il 14 maggio 2021 e non ho avuto la possibilità di concretizzarlo, ho fatto solo 4 live su 15. Sentivo la necessità di cambiamento, avevo idee provincialotte. Claudio mi ha ridato consapevolezza e sicurezza, in quel periodo io, Andrea, odiavo Alfa. Claudio è un manager ma anche un importante motivatore. Vederlo a 50 anni così partecipe ti fa sentire al sicuro, capisci che lo fa perché si diverte e questo mi onora.
Wanderlust, un singolo fondamentale
Significa malattia del viaggiatore: ti porta a odiare la noia e la curi girando e conoscendo nuove persone. È il luogo dove fai quello che ti piace. A 18 anni volevo creare una nazione con quel nome e ho cercato su Google se si poteva. Ho scoperto che esisteva la libera repubblica di Liberland, che è una micro nazione di pochi metri quadrati. Ho contattato chi l'ha creata perché avevo l'idea di in un concerto con un contratto simbolico grazie al quale per una notte Liberland diventava Wonderlust. Poi non se ne è fatto nulla, troppi dubbi.
Le good vibes di You Make me So Happy
Mi fa sentire felice l'idea di fare i concerti e che mi sono di nuovo innamorato, non solo di una ragazza ma anche del tornare a provare emozioni genuine.
Natale 2022 e Capodanno 2023
L'ultimo dell'anno salirò sul palco di piazza Bra a Verona. E ti confesso che l’idea dell'Arena sta iniziando a entrare nella mia vita. Natale sarà in famiglia, mi raggiungono a Milano perché devo lavorare. Ad aprile riparte il tour con Torino, Padova, Firenze e Roma, Genova e per marzo spero di regalare una sorpresa ai fan in un luogo ancora più grande.