Pietro Falco, Perdersi e ritrovarsi è una questione di atteggiamento: il video

Musica

Il brano racconta che nella nostra vita ci sono alti e bassi, cambiamenti, perdite, momenti di sconforto, paura, ma alla fine c’è sempre una forza che ci spinge a risalire

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA

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Sono Pietro Falco, qualcuno mi conosce come cantautore, qualcun altro come chitarrista, ma in sostanza faccio musica praticamente da tutta la vita, in ogni modo e con ogni mezzo. Affermare che la musica sia la mia vita sarebbe riduttivo… Nel corso degli anni ho provato a seguire anche altri percorsi, quelli che la maggior parte delle persone definiscono "normali". Ho frequentato l’università, ho fatto altri lavori, ma sono stato male. Mi sembrava di vivere una vita altrui, per cui ho trovato il modo per far sì che la musica diventasse il mio lavoro, producendo e suonando per altri, componendo colonne sonore e musiche per cortometraggi e scrivendo le mie canzoni nei momenti più improbabili, tornando così a respirare. A due anni mi sono seduto al pianoforte per la prima volta e da quel momento mi sono innamorato della musica. Ho cominciato a suonare la chitarra quando avevo otto anni grazie alla musica di Lucio Battisti, Edoardo Bennato e altri cantautori italiani. Poi ho scoperto il rock, il blues e il funk e tutto il resto non ha avuto importanza. Ho raccolto per anni in un quaderno le prime canzoni e dal 2014 pubblico i miei brani inediti. Nel 2015 mi sono classificato secondo al Festival di Castrocaro e da quel momento ho cominciato un percorso che mi ha portato a produrre musica anche per altri artisti. Ho pubblicato due dischi come solista e nel 2022 è partito questo nuovo progetto.

Perdersi 
è il mio quarto singolo ed è una canzone a cui sono particolarmente legato. L’ho scritta nel giorno del mio trentesimo compleanno, dopo un pranzo a base di carbonara e vino rosso. Mentre tornavo a casa pensavo a quanto la vita sia imprevedibile, avevo una serie di immagini sparse per la testa, le ho raccolte e ho capito che avevano un filo conduttore: la crescita e la sua accettazione, “per rimanere a galla”, come canto in questo brano. Sembra un concetto banale, ma credo che il corso della vita abbia la forma di una sinusoide. Ci sono alti e bassi, cambiamenti, perdite, momenti di sconforto, paura, ma alla fine c’è sempre una forza che ci spinge a risalire. Spesso dipende dal nostro atteggiamento. Si tratta di una canzone abbastanza sperimentale, poiché ho dato molto spazio all’elettronica. Ho messo le chitarre in secondo piano, evento decisamente raro!

Il videoclip di Perdersi diretto da Piergiorgio Santolini è stato girato in diversi quartieri di Roma: Trastevere, l’Aventino, Testaccio (il quartiere dove vivevo prima). Ci sono anche delle scene ambientate nel Giardino degli Aranci, il luogo in cui spesso vado a scrivere. Durante le riprese, in Piazza Santa Maria in Trastevere, sono rimasto fermo circa due ore, mentre la gente mi passava intorno. Stessa cosa su Ponte Sisto, dove la maggior parte dei turisti si fermava chiedendomi chi fossi e se fossi un cantante famoso…è stato imbarazzante ma mi sono divertito parecchio.

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