Etta: "Sono pazza e seducente e imparo dal passato a vivere il futuro"

Musica

Fabrizio Basso

etta

Ansia, accettazione del passato, perdite strazianti passando per la violenza di genere e tradimenti il tutto condito con un pizzico di ironia: tutto questo rende speciale Stress, l'ep della giovane artista campana, grande protagonista di X Factor 2021. L'INTERVISTA

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Inquieta e irriverente Etta, nome d’arte di Maria Antonietta Di Marco, grande protagonista di X Factor 2021 (GUARDA LO SPECIALE) e vincitrice di Area Sanremo, con questo nuovo Ep abbandona definitivamente l’hip hop e le sonorità catchy e si butta a capofitto con potenza e prepotenza nel modo del rock. Cinque tracce nelle quali convivono elettronica, chitarroni distorti, bassi sporchi e taglienti con drum esasperate, drum machine e un cantato pungente, al limite del fastidioso. Stress si muove tra sonorità punk, funk, pop e nu metal e si contamina, in alcune sue parti, con ritmi spagnoli, elettronica e suoni medio orientali.

Maria Antonietta partiamo dalla storia dell’album e da come ci hai lavorato partendo dal fatto che Stress segna anche una svolta musicale.
Nasce lo scorso anno in fase covid, c’era una difficoltà che anche a livello cuturale ci spingeva a essere più ribelli. Nasce dalla mia esigenza di comunicare qualcosa di nuovo rispetto al mio percorso precedente. Nasce in modo causale perché avevo la voglia di fare qualcosa in gruppo e ho scritto un pezzo per farlo con una band. Ho dunque iniziato a creare un pezzo rock, poi lo ho inviato a V-Rus, il mio produttore, che in due ore me lo ha restituito finito. C'è stata da subito una grande intesa e una grande sinergia. Ora è tutto in divenire, in un crescente climax di emozioni e di idee.
B4 non è solo una canzone è anche una rivincita: è per questo che apre l’album, come un messaggio identitario?
E’ l’addio al passato, saluto il mio io ex e tutto il resto. Non rinnego nulla di quello che è stato ma accantono per guardare avanti.
E’ stato complicato diventare superiori all’etica di chi giudica?
E' un processo naturale, sono troppo insofferente alle discriminazioni e a quello che tende a definire una persona. Ho un istinto naturale a ribellarmi.
Finita la stagione del limbo dei tuoi no?
In realtà non finisce mai perché ci si rinnova sempre. Viviamo sempre in un limbo, quello che conta sono le scelte che portano verso il futuro. E’ il motivo per cui non rinnego il passato ma lo utilizzo per crescere.
La tua risata iniziale mi ha ricordato quella del Pennywise di Stephen King…un po’ seducente e un po’ sadica.
Assolutamente. La risata la metto spesso perché è un mio tratto distintivo. Nessuna auto-citazione come si usa di questi tempi, è la risata mi identifica. Nella vita non sono sadica ma abbastanza pazza e seducente.
Nei brani noto il reiterarsi del concetto di torni…ritorni…che credo vada oltre il concetto fisico, credo che abbia un valore più profondo, come un viaggio dentro di te: è giusto?
Sì ed è sempre legato al passato e ai ritorni di alcuni momenti poiché hai consapevolezze diverse su come viverli: impari dagli errori e speri che gli strumenti siano sufficienti per gestire al meglio certi ritorni.
Hai pensato alla tua reazione se un giorno tua figlia, o una sua amichetta, ti dedicasse una canzone come F*** your mama?
Sarei triste per questo. Non bisogna prendere il posto di un’altra persona. La mamma c’è sempre, non è qualcuno da cui si scappa. L'importante è non opprimere il figlio. E’ una questione di complicità.
Mi piaci è molto irriverente e ironica: cosa ti piace di te e cosa cambieresti?
Il mio sogno è mangiare sempre e non ingrassare mai. A livello fisico nulla. Caratterialmente nulla anche lì poiché mi modifico costantemente. Voglio preservare il mio essere nel rispetto dei valori della società. forse vorrei più forza, in questa vita ne serve assai.
Per pesare il tempo che starai con me perché io non lo ho fatto mai: è una bellissima frase d’amore. Che rapporto hai col tempo? Lo sai dominare o ti ci perdi?
La routine quotidiana ci spinge a non goderci l’attimo. Quando perdi qualcuno o qualcosa pensi a come tutto il tempo è stato veloce e distratta da altro non te lo sei goduto.
Se dovessi definire il concetto di amore che diresti?
E’ vita, ci spinge a vivere indipendentemente che sia bello, triste, distruttivo o costruttivo. Viviamo per lui.
Quale è il capo di abbigliamento che occupa più spazio nel tuo armadio?
T-shit e cappelli. In base al mood scelgo il colore da indossare.
A pochi giorni dalle feste a che livello di stress sei?
Altissimo. Non vedo l’ora che sia il 7 gennaio. Le feste significano scegliere con chi essere, il tempo va diviso tra i vari affetti e questo mi mette tristezza. Io vivo in Abruzzo in un paese di 200 abitanti, tornerò a Napoli e mi dividerò.
Che accadrà nei primi mesi del 2023?
Il tour era iniziato già a giugno, prima che uscisse Stress, e a breve si riparte inserendo nella scaletta anche brani nuovi.

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