Le canzoni ci invitano ad afferrare la clessidra della nostra vita, capovolgendola di proprio pugno all’infinito
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Clessidra è il nuovo disco dei Nuju, pubblicato da Manita Dischi con edizioni Manita/iCompany/Sud Studio. L’album arriva a circa quattro anni di distanza da Storie vere di una nave fantasma e rappresenta il sesto LP della band di origine calabrese ma di stanza a Bologna. Le undici canzoni che compongono l’album hanno avuto una gestazione lunga, interrotta anche dai due anni di pandemia. Alla fine delle registrazioni era comunque chiaro che in ogni canzone si parlava del tempo e delle sue declinazioni, con l’immancabile ironia che contraddistingue la band. Tempo che passa veloce, tempo che scorre lento, tempi che corrono, tempi che cambiano. La musica accompagna le parole traendo ispirazione da suoni mediterranei, che mescolati al rock creano un sound omogeneo ma ricco di sfumature. Come in una clessidra, che a secondo del verso in cui viene posta ci sposta in un tempo ma anche in un luogo diverso, il tempo non scorre allo stesso modo ma a velocità diverse.
Un po’ come nel mondo attuale. Il Nord del mondo a una velocità e il Sud del mondo a un’altra velocità. La terra stretta al centro della clessidra. Sopra, l’umanità che cammina lungo l’equatore, il centro della clessidra. Le canzoni ci invitano ad afferrare la clessidra della nostra vita, capovolgendola di proprio pugno all’infinito.
TRACKLIST
1. Ferro e ruggine
2. Di getto
3. La nostra sicurezza
4. Titoli di coda
5. Sopra l’equatore
6. Sotto l’equatore
7. Tempo perso
8. Vecchio disco
9. Basta!
10. Gira feat. Modena City Ramblers
11. Radici e cicatrici