Alessandro Martire racconta Wind of Gea: "La mia musica è condivisione di esperienze"

Musica

Valentina Clemente

Riccardo Ambrosio
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Il nuovo album del pianista e compositore parte da un presupposto: raccontare viaggi, esperienze ed emozioni, attraverso la musica. Viaggi che lo stesso Martire ha fatto negli anni e che ha voluto condividere con chi ascolterà queste sue undici nuove creazioni, nate nel periodo della pandemia, che gli ha permesso di conoscere e sperimentare un nuovo modo di creare

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“Viaggio molto, è la mia linfa vitale e punto di partenza della mia creazione, che si basa proprio sulle mie esperienze in molte parti del mondo, a volte anche sconosciute, ma che mi danno sempre nuove energie e tanta ispirazione. Ho iniziato a comporre questo nuovo album durante la pandemia, un periodo in cui non si poteva viaggiare e che, di conseguenza, mi ha fatto prendere dal cassetto della mente, dove tenevo le esperienze dei viaggi fatti, proprio quelle sensazioni. Ho conosciuto un nuovo modo di comporre, proprio perché per la prima volta mi sono trovato in una stanza io e il pianoforte. E il ricordo dei miei viaggi, a cui ho attinto ogni istante”. Inizia così il racconto che Alessandro Martire fa di Wind of Gea, il suo nuovo album, nato nei mesi più difficili dell’emergenza Covid che, però, gli ha impedito di viaggiare solo “fisicamente”.

L'importanza di conoscere nuovi luoghi e culture diverse

La necessità di conoscere luoghi nuovi, ma soprattutto interfacciarsi con nuove culture, è da sempre il punto di partenza di ogni sua composizione: “Credo sia proprio necessario, per me è proprio vitale e non posso farne a meno. Come del resto la mia musica. Anche questo disco omaggia luoghi che ho conosciuto, che ho visitato e che per me hanno un valore: parlo di Formentera, ma anche di Vikôy, villaggio nei fiordi norvegesi, che ho visitato e che mi ha avvolto, e del Kazakistan, solo per citarne alcuni. Ogni brano di questo album è legato a un luogo che mi ha colpito o una storia che mi ha suscitato un’emozione”, aggiunge Martire.

"Difficile comporre senza aver prima vissuto qualcosa"

"Per creare, mi prendo tutto il tempo che serve e se non ho vissuto alcuni luoghi, è difficile trasformarlo in musica e raccontarlo alle persone. Altrettanto importante, per me, associare anche dei contenuti video, che per le mie creazioni sono quasi dei testi. Negli anni ho avuto la fortuna di suonare in tanti luoghi magici, dal Lago di Como ai Marmi di Carrara, come del resto le guglie del Duomo, spazi che mi hanno lasciato senza fiato. La prossima tappa sarà Champoluc, il 27 dicembre, in mezzo alla neve. Sarà bellissimo. Mi piace creare esperienze con i miei concerti: è un momento importante, dove ogni dettaglio va curato alla perfezione. Un'esperienza che metto nel mio disco e auguro a chi viene a sentirmi".

Alessandro Martire e le sue infinite sfumature         

Eccellenza italiana all’estero, Alessandro Martire è una sapiente miscela di musica classica contemporanea, pop, minimalista e crossover, che gli ha permesso di raggiungere uno stile personalissimo apprezzato dal pubblico, dalla critica e da grandi brand internazionali che hanno scelto le sue musiche per spot e colonne sonore. La sua attività concertistica con musiche originali lo ha portato a esibirsi in tutto il mondo, dal Regno Unito agli Stati Uniti. Sono d’incanto le sue performance uniche tra i canali di Venezia, sulle terrazze del Duomo di Milano solo per citarne alcune.

Floating moving concert - Ph

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Tracklist

 

Larme

Sedna

Aria

Victory

Faro de la Isla

Vikôy

Reitia

Clouds

Flowers

St. Francis

Wind of Gea

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